L’incontro con Cristo cambia la nostra vita

“Domenica della Divina Misericordia, giorno di Giubileo,” così Monsignore Simone introduce la Santa Messa presso il Santuario di Montenero la domenica dopo la Resurrezione di Gesù.

 Il Santo Giovanni Palo II ha voluto istituire, nella seconda domenica di Pasqua, questa grande festa affinché tutte le persone possano tornare con la coscienza come nel giorno del Battesimo. A Suor Faustina Kowalska, nel 1931 a Plock, apparve Gesu’. Nel Diario scritto dalla Suora polacca è appuntata una richiesta di Gesù: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”.

“All’origine del cristianesimo, della nostra fede, non ci sono tante riflessioni su Dio, sulla natura, sulla terra, sul creato. No!”. “Il vero nemico della fede cristiana è l’ignoranza. I discepoli facevano fatica a credere su quello che le donne avevano raccontato sulla Resurrezione di Gesù”. A porte chiuse Cristo si incontra con loro il primo giorno dopo il sabato. Il giorno dell’incontro con Gesù risorto è la Domenica. “Per questo motivo noi Vescovi vogliamo quanto prima riaprire ai fedeli alla Domenica le nostre Chiese. Non c’è popolo cristiano senza l’Eucarestia”.

“Gesù si incontra, sta con loro, mangia con loro, non è qualcosa di etereo, di soggettivo di intimo ma è un vivente”. San Tommaso si ostina nella sua cecità. Gesù gli chiede di toccare il Suo costato: “non essere più incredulo, ma credente”.   Così si è fondata la fede cristiana, sull’esperienza. “Gli apostoli hanno visto come questa presenza di Cristo, reale, fisica, li sosteneva. Diversi di loro, in seguito, incominciarono a compiere gesti che Gesù faceva: guarigioni e addirittura come San Pietro e San Paolo, resurrezioni”. La storia è ricca di esperienza di incontro con il Cristo risorto, di conoscenza intima di Lui.

“Cristo è intimo a te più di te stesso dobbiamo continuarlo a cercare”.  Nella preghiera lo incontri realmente. “La porta per fare accedere Cristo è la fede. Il carattere distintivo della fede è la gioia. Se realmente hai fede senti dentro di te, come diceva Santa Gemma Galgani, anche in mezzo a mille sofferenze, un’intima, profonda, incorruttibile gioia”.

Noi non siamo soli, accorre aprire il nostro cuore. “Accorgiti di essere amato e di essere incontrato e allora sarà un tumulto di gioia come Suor Faustina, come Santa Gemma Galgani, come tutti Santi”. Provare per credere.

La fede cristiana è un incontro con una presenza che cambia.

l’omelia 

le foto sono di Antonluca Moschetti