Diocesi
Le feste di Rosh Hashanna 5784
Fervono i preparativi per l’imminente Capodanno Ebraico che inizierà quest’anno la sera del 15 settembre al tramonto del sole. Rosh Hashanaa celebra l’inizio del nuovo anno e simboleggia l’inizio di un nuovo ciclo di vita. La festa dura due giorni e durante questi giorni gli ebrei partecipano alle liturgie al Tempio, fanno teshuvah (pentimento) per i loro peccati e chiedono perdono agli altri. E’ questa l’occasione per riunirsi con le proprie famiglie e amici per celebrare con cene tradizionali, a base di pesce crudo, mele, e fichi immersi nel miele che simboleggiano la speranza per un anno buono e dolce.
Rosh Hashanah è anche conosciuto come “giorno del giudizio” perché gli ebrei credono che in questo giorno Dio decide il destino dell’umanità per l’anno a venire.
Il cibo come abbiamo già accennato ha un’importanza fondamentale in queste festeci sono alcune ricette e piatti tradizionali che vengono preparati e consumati per augurare un anno prospero e felice. Il pesce crudo: simboleggia l’abbondanza e la prosperità. Il miele: rappresenta la speranza per un anno dolce e prospero. Le mele immerse nel miele: simboleggiano un anno dolce e prospero Il melograno è invece simbolo della moltitudine dei meriti e delle buone azioni. La zucca o rapa: simboleggiano la speranza per un anno pieno di benedizioni. La challah che è il pane tradizionale ebraico durante Rosh Hashanah viene preparato preferibilmente con il miele per augurare un anno dolce. Le kreplach, ravioli ripieni di carne o formaggio, serviti in brodo, stanno ad indicare la speranza che i peccati di ciascuno vengano sigillati e affogati come i kreplach nell’acqua.
Qui nella Comunità ebraica di Livorno, è consuetudine due giorni prima della vigilia della grande festa, che le donne si riuniscano a preparare il pane tradizionale “Challah” insieme anche ad altre amiche non ebree. Durante l’attesa della lievitazione del pane, il Rabbino ricorda come il fare le challot sia legato al circolo della vita e della fecondità femminile in riferimento alle grandi matriarche bibliche Sarah, Anna e Rachele che proprio in questo giorno hanno partorito. Inoltre fare le Challot implica pregare e questa preghiera unita al fare arriva direttamente a Dio che ascolta le preghiere e le esaudisce. Come augurio a tutta la Comunità ebraica di Livorno diciamo: Shana tovà umetukà (Che sia un anno buono e dolce )