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Le diocesi italiane si preparano alla recezione del nuovo Messale Romano
«Sono convinto che al cuore della missione della Chiesa ci sia l’Eucaristia. Non sono certo il primo a pensarlo, ma mi fa piacere dichiararlo. L’Eucaristia è un nucleo incandescente, una sorgente zampillante, una realtà misteriosa che permette alla Chiesa di essere veramente se stessa per il bene del mondo. Mi piacerebbe far percepire a tutti questa verità». Sono le considerazioni con cui si apre la seconda Lettera pastorale del vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, dal titolo “ Nutriti dalla Bellezza. Celebrare l’Eucaristia oggi”. Il testo – 101 pagine pensate per l’anno pastorale 2019/2020 – è stato presentato nella sede del Centro delle comunicazioni sociali “Giulio Sanguineti” da don Angelo Gelmini (vicario episcopale per il clero), don Carlo Tartari (vicario episcopale per la pastorale e i laici) e don Adriano Bianchi (direttore Ufficio per le comunica- zioni sociali e presidente della Fisc: Federazione italiana settimanali cattolici). Sin dall’incipit della pubblicazione si coglie la continuità con la Lettera pastorale dello scorso anno “ Il bello del vivere”. Se l’orizzonte comune a cui i battezzati devono tendere è quello della santità, l’Eucaristia è una via privilegiata per raggiungerlo. In questa prospettiva la chiave di lettura che il vescovo Tremolada propone non è quella dello sguardo nostalgico al passato, ma quella di un’apertura carica di speranza sul futuro. «Sono convinto – scrive il presule – che si debba rilanciare, puntando proprio sull’Eucaristia, sul suo valore, sulla sua grandezza e bellezza. Molto dipenderà da come la sapremo celebrare. Le sue meravigliose potenzialità rischiano di venire mortificate da una consuetudine un po’ stanca e forse anche un po’ presuntuosa». Quindi invita a una riscoperta della celebrazione eucaristica, «meno preoccupati del numero dei partecipanti e più del modo in cui essa viene vissuta».
La Lettera pastorale è divisa in sei capitoli: Incanto, l’Eucaristia come liturgia; Irradiazione, l’Eucaristia e il mondo; Mistero, l’Eucaristia come Sacramento; Comunione, Eucaristia e Chiesa; Celebrazione, l’Eucaristia celebrata; Festa, l’Eucaristia e il Giorno del Signore. Come già ne “Il bello del vivere”, anche quest’anno ci sono sei video testimonianze che si possono consultare grazie ad altrettanti QR code presenti nel testo, in apertura di ogni capitolo: sono di Edoardo Ferrari, (scultore), Pierangelo Milesi (presidente Acli provinciali) suor Maria Cristiana del Dio Vivente (clarissa cappuccina), don Giovanni Regonaschi (parroco di Borgosatollo), don Dino Capra (direttore dell’eremo di Montecastello) e Luisa Pomi (mamma di 6 figli più uno in affido). Altri due video sono dedicati al Tesoro delle Sante Croci e all’icona di Andrej Rublëv del 1422, che ritrae la Santissima Trinità. «Una lettura superficiale potrebbe indurre a considerare una lettera sull’Eucaristia interessante solo per chi ancora frequenta. Va invece ricollocata all’interno nel contesto ampio entro il quale il vescovo ci chiede e ci aiuta a rileggere il cuore della nostra vita di fede», analizza don Carlo Tartari.