L’ascolto: contenuto, stile, metodo del Cammino Sinodale

La festa della natività di Maria, l’8 Settembre, data che ogni anno segna l’inizio dell’anno pastorale, vedrà la diocesi riunita a Montenero, per celebrare questa solennità. Nell’occasione il vescovo Simone consegnerà la nuova lettera pastorale per l’anno 2022-2023, intitolata “Shemà Israel” e incentrata sul cammino sinodale della Chiesa italiana.

“Carissimi, – scrive il vescovo nell’introduzione alla Lettera – dopo circa 37 anni, dal 1984, la Chiesa di Livorno riprende un Cammino Sinodale e questa volta con tutte le Chiese che sono in Italia. E’ un avvenimento importante che mi auguro ci doni una Chiesa sempre più capace di vivere comunione e missione. Dall’ascolto vissuto nell’anno pastorale scorso è emersa con stupore, la voce numerosa e forte dei giovani, in oltre duemila hanno partecipato, ed hanno detto: Chiesa sii credibile!

Credibile negli Insegnanti di Religione come nei ministri. Credibile nelle Comunità parrocchiali. Comunità che in tempo di pandemia hanno cercato di non lasciare soli gli anziani e i giovani. Adattarsi ma non chiudersi, era quello che abbiamo cercato di fare, anche se diversi sono rimasti delusi per la perdita della relazione anche nelle parrocchie. La Chiesa é comunione e richiede relazione e presenza. Bene la presenza della Chiesa in mezzo ai poveri, agli ammalati ma occorre però l’incontro: abbiamo tanta nebbia nel cuore, se vedete la luce indicateci dov’è il sole, se conoscete l’Amore, amateci e mostratecelo con la vostra esistenza quotidiana.

Il Sinodo – continua mons. Giusti nel suo scritto – è il modo di vivere e di operare della Chiesa, un camminare insieme, ciascuno secondo il suo ruolo e le sue capacità, per essere missionari del Vangelo. Il nuovo anno pastorale ci chiede un nuovo discernimento, questa volta avendo un orizzonte delimitato alla sola Italia e in specifico alla Chiesa che è in Livorno. La Diocesi per fortuna è abituata da molto tempo al Cammino Sinodale, merito in particolar modo del compianto e ancora amato Mons. Alberto Ablondi”.

La Chiesa di Livorno ha una ricca storia sinodale e nella Lettera si ripercorrono gli avvenimenti e i documenti dei sinodi vissuti nel passato. Da qui la partenza per un nuovo cammino da percorrere insieme.

Ecco la lettera in anteprima