L’amore non è solo un rischio da accettare, ma anche una festa che alimenta il cambiamento

Cosa c’entra San Valentino con la Quaresima? Quasi nulla, verrebbe subito da dire. Cosa possono avere in comune la ricorrenza, che secondo un certo immaginario, sollecita pensieri di tenerezza un po’ sdolcinata e stucchevole e quella che, al contrario, rimanda al rigore un po’ ascetico della penitenza e della rinuncia? Difficile trovare punti di contatto. Invece è esattamente il contrario. E non soltanto perché quest’anno la giornata degli innamorati e quella che apre al percorso di preparazione pasquale cadono lo stesso giorno, ma soprattutto perché nell’amore come nella Quaresima bisogna andare alla ricerca di ciò che conta davvero, bisogna rimettere un po’ d’ordine nelle relazioni più importanti, bisogna puntare su nuovi modelli di autenticità e di coerenza. E quindi, a pensarci bene, e patto di liberarsi dei troppi luoghi comini che schiacciano queste due date sotto una coltre di riferimenti troppo scontati, i valori che dovrebbero essere approfonditi e messi in luce a San Valentino sono anche quelli quaresimali. E quali sono questi valori? Lo spiega bene papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima. Il deficit di speranza, per esempio, che pesa sul cuore degli adulti è lo stesso che ha finito per contagiare anche troppi giovani incapaci di guardare con positività al futuro della loro relazione, di progettare un domani insieme al di là delle reciproche fragilità, di sciogliere il ghiaccio dell’incertezza con il fuoco dell’immaginazione. Continuando a prospettare loro un avvenire di percorsi esistenziali instabili e scivolosi, li abbiamo convinti dell’opportunità di allontanarsi il meno possibile dai confini domestici, tanto confortevoli quanto limitanti. Certo, troppo lavori sono precari, il costo delle abitazioni è inaccessibile alla maggior parte delle giovani coppie, gi aiuti pubblici sono sporadici e quasi sempre inefficaci, ma sarebbe troppo facile additare tutto ciò come unica giustificazione della progressiva incapacità di allargare lo sguardo dell’anima oltre gli ostacoli della realtà, ignorando quanto sia pesante nel cuore dei giovani la negatività che respirano ovunque quando si parla di immaginare un futuro insieme. (continua a leggere https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/la-festa-degli-innamorati-nel-giorno-delle-ceneri)