Diocesi
L’Amore di Gesù salva dal nostro peccato
L’altare del Santuario della Madonna delle Grazie è spoglio. Una piccola tenda copre il tabernacolo dell’immagine della Madonna e di Suo figlio Gesù bambino mentre tiene un filo che lega l’uccellino sul braccio di Maria. L’altare risplende della sua bellezza, di marmo bianco, ricoperto di verde antico, di giallo di Siena e altri marmi. La pisside aperta senza le ostie consacrate.
Alle ore tre del pomeriggio inizia la celebrazione della Passione nel Venerdì Santo. Monsignore Simone si prostra davanti all’altare. L’immagine del Vescovo così posto sembra rappresentare il dolore del mondo a causa dell’invisibile nemico che spande dolore e morte.
Nell’omelia Monsignore Simone, ricorda ai fedeli, collegati da casa grazie a Telegranducato, che la Passione di Cristo è il nucleo vitale di tutto ciò che riguarda Gesù ed è la storia che ci fonda come cristiani. La passione di Gesù attesta la verità fondamentale del Suo Amore verso noi uomini al nostro fianco. Dio oggi è nel Santo della porta accanto, sacerdoti, i medici, gli infermieri che hanno dato la vita per curare gli altri. Dio è in mezzo a noi e in misura in cui apriamo il nostro cuore a Lui vediamo persone che compiono gesti eroici. Aprendo il cuore a Dio riusciamo a capire come poter vincere questa epidemia.
La Passione del Signore al tempo stesso ci mette in silenzio dove nasce la domanda a cui non è possibile sottrarsi: perché tanto dolore, tanta sofferenza? Perché tanto Amore? La riposta l’ha data Gesù stesso: “Questo è il mio sangue versato per molti in remissione dei peccati”. Gesù ha preso su di sé l’estremo abbandono dovuto al peccato perché noi liberati potessimo gustare la gioia della comunione con Dio. La grazia della Passione di Cristo oggi ci è offerta. Occorre scuotere la nostra indifferenza, deponiamo il nostro peccato ai piedi della Sua Croce.
La nostra esistenza è breve, si può andare oltre la morte. Occorre convertirsi a Cristo. Il volto di Cristo è il volto di Dio, è un volto d’amore. Siamo salvi per amore. Dio vuole morire per l’uomo per liberalo dalle sue sofferenze. E’ l’Amore di Gesù che salva. L’Amore è per sempre. L’assenza totale di Dio è l’inferno. Sta a noi seguire Cristo. Basta amare il nostro prossimo per aprire le porte del Paradiso. Siamo salvi soltanto amando.
La liturgia si conclude con la Comunione e in silenzio che sarà rotto dalla notte di Pasqua.
le immagini sono di Antonluca Moschetti
l’omelia integrale