L’alterità è il suo credo

Alterità, parola di non frequente ascolto nel lessico giornaliero.

Ieri come oggi?

Oggi più di ieri?

Se la conoscessimo, se la comprendessimo, se la facessimo vivere nel vissuto quotidiano, tante “cose”in questo mondo non andrebbero alla rovescia.

Alterità è fatta da tre paroline: SE’, L’UNO, L’ALTRO.

SE’ non è L’IO, non è L’INDIVIDUO, è la PERSONA.

L’UNO, è chi ti ha dato la vita, L’ALTRO, è chi ti sta accanto, il tuo prossimo, che permette di riconoscerti e di riconoscere.

Le tre paroline (sono proprio, ine?) sono arricchite da altra “cosina”(è proprio  tale?):

LA RELAZIONE.

Insieme, sono la vita che si snoda giorno dopo giorno.

Danno  amore, ordine e il contrario, se tra di loro non c’è intesa.

Francesco conosce bene l’alterità e le sue articolazioni.

L’ha imparata dal Vangelo, l’ha vissuta nel paese dove l’ha diffusa, la vive ancora oggi e tende a farla vivere nell’esercizio del suo magistero di Vescovo di Roma e Capo della Chiesa cattolica.

Gli ha fatto da maestro l’altro Francesco, il Santo di Assisi. 

Le stesse  parole le aveva pronunciate il Santo.

Nel suo altare firma l’enciclica FRATELLI TUTTI.

Leggendola, come non dire che un gesuita si è fatto francescano!

Come il Santo indirizza il messaggio a tutte le persone di ogni  confessione religiosa.

Per taluna di queste, la musulmana, vi è chi grida alla scandalo.

Non gli fanno velo le critiche anche pesanti che gli vengono rivolte  in casa e fuori.

Dal suo credo non deflette.

Cita il documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi con L’iman sunnita Ahmad al- Tayyeb dell’Università di Al Azhar del Cairo.

E lo commenta: “ Il documento è stato preparato con tanta riflessione e anche pregando. Sia il grande Iman con la sua equipe, sia io con la mia, abbiamo pregato tanto per riuscire a fare questo documento. Perché  per me c’è un solo pericolo grande in questo momento: la distruzione, la guerra,,l’odio fra noi. E se noi credenti non siamo capaci di darci la mano, abbracciarci, baciarci e anche pregare, la nostra fede sarà sconfitta.

Questo documento nasce dalla fede in  Dio che è Padre di tutti e Padre dalla pace e condanna ogni distruzione, ogni terrorismo”. (Avvenire 15  novembre 2019).

I Musulmani, figli di Dio.

Nostri fratelli.

Non gli sfuggono certamente i dolori che, da una certa loro parte, ci affliggono!

E Francesco, il Santo,” che dappertutto seminò pace e  camminò accanto ai poveri, agli abbandonati,  ai malati,agli scartati, agli ultimi”(FRATELLI TUTTI n.1) non si recò in  Egitto a visitare il Sultano Malik al-Kamil per dimostrare amore, fratellanza anche agli infedeli?

Per Francesco, non vi sono ombre, siamo fratelli tutti perché figli di Dio..

Il Papa può essere indotto ad errori ?

E’ una domanda che tanti si pongono.

Non manca di riflettere ed indurre a farlo incentrando alcuni problemi che danno corpo al suo dire.

Ombre di un mondo chiuso; Un estraneo sulla strada; Pensare e generare un mondo aperto; Un cuore aperto al mondo intero: La migliore politica; Dialogo e amicizia sociale; Percorso di un nuovo incontro; Le religioni al servizio della fraternità nel mondo.   

FRATELLI TUTTI prima che da Francesco  il Santo, prima che da Francesco  neo -francescano, ci viene da  Cristo: Voi siete tutti fratelli( Mt 23-8 ).

In  perfetto accordo,  Francesco Papa, disegna una fraternità universale, quella che viene dal’ UNO dalla VERITA’ vera..

Celebra “il valore unico dell’Amore”( 91); “ l’Amore universale che promuove la Persona” (106 )

“Il valore della solidarietà … come virtù morale e atteggiamento sociale, frutto della conversione personale”… (104)

Sono presenti, vivono con Lui i disagi, le sofferenze di quanti sono nel bisogno, che popolano nella società, lo spazio dello “ scarto”, come lui dice.

Sono i meno fortunati, non godono della ricchezza del creato, voluta da Dio per tutti, non per i pochi  che detengono il potere schiavizzante.

Francesco vive e vuol che altri vivano l’amore di Cristo che è rivolto a tutti.

Imperterrito va per la  strada  che è quella del Vangelo: FRATELLI TUTTI perché  figli di Dio.

Di Chi per amore si è fatto uomo.

Di Chi per amore vive nella solitudine del tabernacolo.

Saremmo tentati di dire a quanti definiscono la enciclica solo di contenuti sociali, un secco no.

E’ anzitutto una opera di alta antropologia teologica.

TUTTI  FRATELLI, IL SUO TORMENTO.

Per loro e per sé chiede insistentemente preghiere.

P.S. A lei che non è con noi

Due Novembre 2020