La vera essenza del Natale

La testimonianza di una volontaria della mensa caritas di S.Lucia

Domenica 15 dicembre, nella nostra parrocchia di S. Lucia si è svolto il consueto pranzo natalizio per gli assistiti Caritas. Enrica, non potendo essere presente fisicamente, ci ha coinvolto con entusiasmo nell’organizzazione del pranzo, rimanendo successivamente sempre in contatto con noi. Fin da subito ho sentito che non era un preparare e organizzare “normale “ ….sembrava ci fosse un tacito accordo tra tutti noi volontari affinché quel pranzo fosse proprio speciale, pieno di attenzioni, generosità e familiarità. Non erano i “bisognosi” che venivano al pranzo…. erano semplicemente dei fratelli che conosciamo per nome. La loro presenza alla mensa settimana dopo settimana, mese dopo mese, ci ha permesso di creare rapporti, di condividere storie di vita , di camminare insieme per alcuni tratti di strada , scoprendo così la loro bellezza , la dignità e l’unicità che ciascuno porta nel mondo. Abbiamo preparato il cibo e la tavola con molta attenzione, tutto è stato fatto con amore e cura . Il cibo abbondante e gustoso, la tavola piena di colori con palline colorate fiori e capannuccia nel mezzo, a ricordarci l’umiltà di nostro Signore. Quando è arrivato il momento di aprire la porta del salone tantissimi fratelli sono entrati ed hanno preso posto: c’erano famiglie, giovani, donne e anziani, eravamo tanti circa una sessantina, più del previsto ed abbiamo dovuto aggiungere un tavolo. Dopo un momento di raccoglimento coordinato dal parroco, il pranzo è iniziato ed è stato davvero pieno di gioia palpabile anche nel sorriso e nella serenità dei nostri ospiti ! Già questo per me era concretizzare il Natale… .Alla fine però c’è stato un episodio che non dimenticherò, che rimarrà sempre presente negli occhi e nel cuore come un dono prezioso. Come già detto erano presenti famiglie e una di questa aveva due bambini piccoli; il viceparroco, a sorpresa, è andato a prendere una busta piena di giochi e ha cominciato a tirarli fuori uno ad uno: gli occhi dei bambini si sono accesi di stupore e curiosità e ad ogni gioco che gli veniva regalato era una vera festa, i loro occhi parlavano di gioia e gratitudine! Per me è stato un momento veramente intenso, un segno di speranza, dono di Dio attraverso lo sguardo di quei bambini. Michela