La Toscana tra le regioni con il più basso tasso di natalità

Lo dice L’ISTAT(Istituto nazionale di statistica) per voce del suo Presidente Blangiardo:  l’Italia con questo andamento delle nascite, sempre più a picco, siamo sotto le 400 mila annue, ha un destino certo. Dimezzera’ la popolazione arrivando a 30 milioni rispetto ai 59 attuali.Anche la Chiesa da anni ha a cuore il problema demografico e ne ha fatto un appello costante ma quasi sempre inascoltato. Nessuno ci sta seriamente pensando (i proclami come sempre sono tanti) ed ecco che si fanno programmazioni di interventi strutturali come se nulla fosse. Ma si è capaci di capire che certi investimenti saranno soldi buttati? Solo un esempio per quanto riguarda la realizzazione di scuole in particolare di asili nido e scuole dell’infanzia. Vogliamo fare come nel recente passato che alcune volte si sono costruiti edifici bellissimi, ma che ora sono vuoti perché in certi territori i bambini non nascono più! Si sono preferite scelte di campanilismo a scelte di dimensionamento concertate e condivise. E spesso c’è stata miopia nel valutare i progetti che non hanno tenuto conto dell’effettivo bisogno comparato all’andamento delle nascite. Ed ecco che dove c’è bisogno non ci sono e dove non c’è bisogno sono (quasi) vuote. È bene investire nelle scuole esistenti e  anche in nuovi edifici che siano sicuri, innovativi e belli. Ma occorre che ogni intervento sia autorizzato prima di tutto valutando seriamente l’andamento demografico della popolazione nei territori! (In Toscana nel 2019 abbiamo 55 nuovi nati a fronte di 100 morti, siamo sotto la media italiana che è di 67 nati su 100, e siamo una delle Regioni con il più basso tasso di natalità! E i dati 2020 e 2021, a causa della pandemia, saranno ancora peggiori!). Non sprechiamo, non costruiamo “cattedrali” nel deserto. Facciamo magari un po’ di deserto, di ritiro serio e appassionato, per pensare in grande cosa poter fare per arginare questo “suicidio demografico”!