La storia

Quasi 500 km percorsi in bicicletta in circa venti giorni di tempo, sfidando il meteo bizzarro del mese di giugno, con la sporta piena di libri. Perché serve poterla immaginare, la speranza, in un tempo che ne fa più che mai difetto. E leggere serve a questo. È così che Fabio Vettorello, 31 anni, insegnante di Lettere residente a Vazzola (siamo nella provincia di Treviso e nella diocesi di Vittorio Veneto) ha deciso di non lasciarsi vincere dall’impossibile del Covid, inventandosi un modo nuovo per stare vicino ai propri alunni.

Le scuole sono chiuse e lo rimarranno per sicurezza fino a chissà quando? Si dovrà proseguire con le lezioni a distanza e le verifiche digitali? D’accordo, ma a lockdown finito, e con la riapertura delle attività sportive in solitaria, il giovane insegnante non si è accontentato più dei volti dei suoi ragazzi che bucavano lo schermo del pc, preferendo di gran lunga una capatina a casa loro. S’è improvvisato ciclista – tra le sue passioni, lo sport personale e di squadra non figura certamente tra le ultime – andando a trovare personalmente, uno ad uno, tutti i suoi ottanta alunni dalla prima alla quinta superiore del Liceo dove insegna (l’Istituto Marconi di Conegliano), sparpagliati in un territorio che va dalle Prealpi alla profonda pianura trevigiana.

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