La speranza nei colori

Inaugurata la mostra su Eva Fischer sopravvissuta alla Shoah

L’Istituto Comprensivo Giovanni Bartolena da molti anni ha inserito nel proprio Piano dell’Offerta Formativa percorsi curriculari ed extracurriculari per educare le giovani generazioni ad una Memoria che non si configuri come un deposito, più o meno ordinato, di ricordi o come esibizione di mnemotecniche didatticamente esercitate ma, piuttosto, come “luogo” essenziale della costruzione del sé, dove l’esperienza educativa contribuisca alla formazione del soggetto/cittadino.

Quest’anno il focus sviluppato nell’ambito del Progetto di istituto “Arte e Shoah” è stato il ruolo dell’Arte come strumento di Memoria e speranza nella didattica della Shoah, con l’obiettivo di ampliare le conoscenze e le competenze degli studenti nell’elaborare i contenuti storici e artistici trasversali a più discipline, coinvolgendoli in forma attiva, propositiva e creativa.

Attraverso i percorsi educativi e artistici svolti in continuità tra tutti gli ordini di scuola, dall’Infanzia alla Secondaria di I grado, è stata approfondita la tematica della Shoah, tenendo presente gli aspetti di complessità che la caratterizzano e quelli propri delle attuali società, nella prospettiva di contribuire a rendere il mondo migliore, a proteggere i diritti umani, a rafforzare la democrazia e a contrastare le forme di odio.

Tutti gli alunni sono stati coinvolti in diversi momenti di approfondimento e riflessione svolti con molteplici attività didattiche e, inoltre, in modo trasversale e complementare, hanno lavorato fattivamente per la realizzazione di creazioni artistiche che sono esposte e ammirate insieme a quelle di un artista di fama internazionale, Eva Fischer (Daruvar 1920- Roma 2015), pittrice della memoria, l’ultima testimone della Scuola Romana del dopoguerra.

Eva Fischer ha esposto allo Yad Vashem di Gerusalemme ed in prestigiose sedi espositive ad Atene, Londra e Amsterdam; nominata Artista della Comunità Europea nei primi anni ’80, è stata la prima donna ed il primo pittore ad esporre al Museo di Belle Arti di Osaka; il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano le ha conferito nel 2008 l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica.

 L’Istituto Bartolena grazie alla collaborazione con la Fondazione Fischer – Baumann, e con il supporto del Comune di Livorno, nell’area espositiva della Lanterna del Museo della Città di Livorno, presso i Bottini dell’Olio, esporrà fino al 09 marzo una speciale mostra, dal titolo “La speranza nei colori” nella quale sono esposte 27 opere dell’artista Eva Fischer, accompagnate dalle creazioni realizzate dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto Bartolena, dall’Infanzia alla Secondaria di I grado.

Questa mostra si pone come un luogo di incontro dove simboli, emozioni e sentimenti dei bambini, degli alunni e degli studenti si fondono e confondono insieme con quelli di Eva; un luogo in cui ciascuno può ritrovarsi e dove dalle tante unicità e singolarità si arriva ad una unità e ad una umanità rinnovata, che guarda al futuro con speranza.

L’allestimento espositivo, ideato dalle docenti di Arte, Prof.sse Posarelli e Nannetti e realizzato con il prezioso e fattivo contributo degli studenti del Liceo F. Enriques di Livorno, diventa esso stesso un’armonica installazione artistica dove le 27 acqueforti e acquetinte della Fischer dialogano con le creazioni degli studenti.

Il percorso espositivo è stato integrato da contenuti multimediali esplicativi, realizzati dagli studenti stessi, ai quali sarà possibile accedere tramite qrcode.

Il 20 febbraio quando la mostra è stata inaugurata dalla vicesindaca Libera Camici, alla presenza degli studenti dell’istituto e del figlio dell’artista, Alan David Baumann, gli studenti presenti hanno partecipato nella sala conferenze del Museo della Città ad un seminario, realizzato nell’ambito del Corso di perfezionamento in Didattica della Shoah, Arte, cultura, resistenza, memoria e attualità, diretto dalla Prof.ssa Silvia Guetta e organizzato dall’Università di Firenze con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale. Gli studenti e le studentesse hanno descritto la mostra e i loro lavori e la biografia di Eva Fischer. Alan David Baumann insieme alla Prof.ssa Francesca Marone hanno parlato del ruolo educativo dell’arte nella Memoria della Shoah e di come leggere e riconoscere le immagini della Propaganda. La mostra resterà visitabile con ingresso libero fino al 9 marzo 2025 secondo l’orario del Museo.