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La riunione del Tribunale Interdiocesano Ecclesiastico Etrusco
Si è tenuto nel contesto dell’Aula Magna della Facoltà Teologia di Firenze, l’annuale incontro di tutti gli operatori del Tribunale Interdiocesano Ecclesiastico Etrusco (Dies annualis 2023), competente, per la Regione ecclesiastica Toscana, delle cause di nullità matrimoniali. Salutando tutti i presenti, il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Moderatore del Tribunale, ha auspicato che tra gli operatori del Tribunale, i Parroci e quanti si occupano della preparazione delle giovani coppie al matrimonio religioso vi sia una fattibile collaborazione. Gli operatori dei Tribunali ecclesiastici, ha ricordato il Cardinale, hanno infatti un patrimonio di esperienze da trasmettere agli operatori della pastorale familiare, al fine di evitare o matrimoni potenzialmente nulli o il fallimento della vita coniugale. Infine il Cardinale ha auspicato che la futura sede del Tribunale Ecclesiastico Etrusco, ormai prossima all’inaugurazione, possa essere anche un luogo di incontri formativi e non solo celebrativi dei procedimenti giudiziari.
Dopo il Cardinale ha preso la parola il Vicario Giudiziale, Mons. Marco Pierazzi, il quale ha presentato, con dati e statistiche, l’attività del Tribunale per l’anno 2022. In Toscana, lo scorso anno, sono state introdotte 125 cause di nullità matrimoniali con il processo ordinario, alle quali vanno aggiunte le 15 cause trattate, invece, secondo il rito più breve davanti ai singoli Vescovi diocesani. Il capo di nullità più frequente è la grave discrezione di giudizio sui diritti ed i doveri coniugali (cf. can. 1095, n. 2). Si tratta di un motivo di nullità che indica quanto sia fragile la nostra società. I nostri fedeli che scelgono di sposarsi cristianamente, spesso lo fanno senza avere soppesato correttamente, a motivo dei forti condizionamenti interni che hanno limitato la volontà e la libertà di scelta, i pro ed i contro del futuro matrimonio, la personalità dell’altro coniuge e l’inconsistenza della relazione preconiugale.
A proposito era stato invitato a concludere l’incontro annuale con una lezione il Dott. Tonino Cantelmi, medico psichiatra, il quale ha esposto una relazione dal tema: “La crisi della relazione interpersonale al tempo della tecnoliquidità: il tema dell’immaturità affettiva”. La crisi del matrimonio, ha affermato il dott. Cantelmi, oggi è originata dall’assenza di relazioni interpersonali dovuta anche dal generale aumento dell’uso dei mezzi di tecnologia. Se prima le relazioni si vivevano realmente nel tempo e nello spazio, adesso queste categorie sono state sostituite dalla velocità e dal digitale. La vita coniugale è vissuta oggi dai coniugi lungo queste due nuove categorie, le quali non permettono più di elaborare e approfondire le emozioni e gli eventi e tutto ciò che può vivere una persona. Il dott. Cantelmi ha, infine, concluso che il mondo della tecnologia non deve essere demonizzato, bensì giustamente valorizzato.
All’incontro sono infine seguite numerose domande al relatore, nonché condivisioni di casi e di esperienze concrete.