La preghiera del cuore

Tutti abbiamo bisogno di meditare, di entrare in contatto con noi stessi e con Dio attraverso momenti di pausa dalla vita quotidiana. La preghiera aiuta in questo percorso e a meditare si impara, per questo la parrocchia S. Maria Assunta a Castell’Anselmo, guidata dal parroco padre Vincenzo Puzone, offre la possibilità di seguire dei corsi di meditazione e preghiera profonda. Tanti step per fare quest’esperienza e la possibilità di iniziare dalla base: ecco la brochure con tutte le indicazioni per iscriversi.

CORSO DI PREGHIERA PROFONDAPer quanti hanno partecipato ai corsi di base e di approfondimento, e comunque per quanti intendono compiere un’esperienza forte di orazione interiore.I corsi di preghiera profonda consistono nella pratica prolungata della meditazione silenziosa, secondo le modalità di cui si è detto sopra. Offrono inoltre l’opportunità di familiarizzarsi di volta in volta con le grandi tematiche della vita spirituale, studiandone e sperimentandone l’impatto sulla persona, il suo vissuto, i suoi centri di aggregazione psichica (mente, cuore, ecc.) e i suoi sensi interiori e il suo corpo.

In riferimento alla classica scansione della Lectio divina si danno questi momenti:STATIO – È la fase iniziale dell’accordatura di corpo – cuore- mente, finalizzata all’esercizio della orazione interiore;

LECTIO – Comporta l’ascolto della Parola di Dio e, più in generale, delle voci che – al dire del Catechismo della Chiesa cattolica – si sprigionano dal libro della creazione, dalle pagine dell’oggi di Dio, dalle Scritture sacre, dalla liturgia, dalle icone, dai maestri spirituali (cf n. 2705) e, prima ancora, dalle profondità dell’animo umano;

MEDITATIO – «È soprattutto una ricerca orante» (Ivi, nn. 2705 e 2723) intesa a far emergere «i moti che agitano il cuore», così da «fare verità in noi stessi» (Ivi, n. 2706). «La meditazione mette in azione il pensiero, l’immaginazione, l’emozione, il desiderio…Questa mobilitazione è necessaria per suscitare la conversione del cuore» (Ivi, n. 2708). In termini biblici, la meditazione è un’«intensa applica zione dell’anima», che «va discorrendo sottovoce» quanto Dio opera nella propria storia riletta alla luce della grande storia della Salvezza (Salmi 77 e 143);

ORATIO – La meditazione è finalizzata al raggiungimento dello stato di orazione. Si tratta anzi-tutto del ritorno a Dio della parola di Dio, nel dialogo orante compiuto sotto l’azione dello Spirito santo, che si traduce in lode, supplica, intercessione, offerta, ringraziamento (cf Ef 6,18; Fil 4,6, 1 Tm 2,1). Una volta radicata nel cuore, la «memoria di Dio» persevera lungo lo scorrere del tempo e si ha l’orazione continua;

ACTIO – Qui va inserita la pratica dell’ascesi (conoscenza e trasformazione di sé) come previa alla contemplazione, che esige un cuore puro e impregnato di amore;

CONTEMPLATIO – Si risolve nel «silenzioso amore»: «È in questo silenzio, insopportabile all’uomo esteriore» (Ivi, n. 2717), che entriamo nella piena comunione trinitaria: il Padre ci accoglie tra le «mani divine» del suo Verbo e del suo Spirito.