Parrocchie
La piccola grotta del giardino è divenuta una nuova Greccio
Ottocento anni fa, San Francesco insegnava ad una festante Greccio un nuovo modo di celebrare il Natale di Gesù, trasformando il paese in una nuova Betlemme, inscenando il primo presepe della storia. Questo importante anniversario, che la Chiesa celebra concedendo una speciale indulgenza plenaria, è divenuto anche il fulcro del Villaggio di Natale organizzato dalla Parrocchia Santissima Trinità ed il circolo Anspi Pio X, che si è svolto il 16 e 17 dicembre scorsi. In entrambi i giorni, infatti, l’apertura del Villaggio è stata affidata ad una rappresentazione del presepe vivente a cui ha partecipato la comunità, con bambini e ragazzi come figuranti, bellissimi costumi, canti dei bambini del catechismo; la scena è stata accompagnata da un racconto bello e coinvolgente, una cronaca della “notte chiara come pieno giorno” narrata da un punto di vista del tutto peculiare, quello di due ben noti Angeli, Gabriele e Michele, che vengono mandati “in missione” in incognito per essere testimoni del primo presepe, come già erano stati presenti alla nascita di Gesù: “È tutto come quella notte!” ci dicono. Il loro stupore è anche il nostro.
E se Greccio era divenuta una nuova Betlemme, una piccola grotta nel cortile di un circolo è divenuta nuova Greccio, e la comunità parrocchiale ha seguito nuovamente il disegno del Santo Francesco per celebrare il mistero dell’Incarnazione. Per continuare a celebrare la grandezza di questo lascito di Francesco, in comunione con la Chiesa che concede l’indulgenza plenaria, soffermiamoci in preghiera davanti al presepe di una chiesa francescana nel mondo, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice; riscopriamo lo stupore nell’umiltà, la letizia nella semplicità evangelica.
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