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La libertà di scelta educativa
«La scuola paritaria e le famiglie con figli non hanno mai ottenuto tanto come col governo Draghi», rivendica Gabriele Toccafondi. Ex sottosegretario all’Istruzione, uomo forte di Renzi per la scuola, è candidato alla Camera nel collegio Firenze città metropolitana per Iv-Azione.
La parità scolastica è uno dei tanti temi concreti ai margini della campagna elettorale.
Ma è un tema cruciale: solo attraverso la libertà di scelta educativa si potranno liberare tutte le energie presenti nelle nostre scuole, statali e non. Occorre passare dal concetto di autonomia scolastica a quello di scuole veramente autonome, che noi mettiamo nel nostro programma. All’interno del sistema pubblico, spetta alla famiglia scegliere il migliore percorso di formazione per i propri ragazzi e allo Stato l’imposizione di standard di qualità che definiscano una offerta qualitativamente uniforme e quantitativamente omogenea su tutto il territorio nazionale, a cominciare per l’infanzia. Le famiglie che scelgono una scuola pubblica non statale devono essere sostenute, individuando lo strumento più efficace (buono scuola, rimborso fiscale…).
Ma al di là dei programmi, i fatti dicono altro.
I fatti dicono che coi governi di Renzi, Gentiloni e Draghi abbiamo stabilizzato il Fondo per le paritarie di 512 milioni e creato il Fondo disabilità, adesso a 113 milioni. Creato la possibilità di detrazioni fiscali – 800 euro l’anno per studente – e destinato 200 milioni ai Comuni per abbassare le rette di nidi e asili statali, comunali e paritari. Il governo Draghi, e della nostra ministra Bonetti, dalle parole è passato alle leggi e alle risorse. Un processo in atto colpevolmente interrotto.
E la famiglia?
Anche qui contano le cifre. L’assegno unico universale rappresenta una rivoluzione: 20 miliardi che si investiranno in modo strutturale ogni anno per le famiglie con i figli, di cui quasi 7 aggiuntivi. Più figli hai più risorse arrivano, con una particolare attenzione a chi ha figli con disabilità.
In generale sull’istruzione, che risultati porta il governo uscente?
Mai nessuno aveva destinato così tante risorse alla scuola. Dal Pnrr sono in arrivo 3 miliardi per le scuole dell’infanzia e gli asili nido e oltre 108 milioni integrati dal ministero.
A sostegno di queste misure c’è stata però un’ampia coalizione…
Ma da destra e da sinistra lo hanno prima indebolito e infine affossato. Quando capiranno l’errore sarà troppo tardi. Si mettono a rischio obiettivi raggiunti, anche se a parole poi si promette di tutto. C’è chi parla e chi fa, chi fa filosofia, o ideologia, e chi cambia le leggi e con realismo trova le risorse. Con il governo Draghi si è vista la differenza: c’è chi lo ha voluto e sostenuto, e lo vorrebbe ancora, come noi del Terzo polo, chi non l’ha mai sostenuto come Fdi e la sinistra e chi lo ha lasciato nel momento più complicato per il Paese come Forza Italia, 5 stelle e Lega.