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La lettera del missionario dalla Tanzania
Fratello Lorenzo Cantù, ci scrive di nuovo dalla Tanzania, precisando alcune informazioni a proposito del progetto Jatropha, di cui avevamo parlato su queste pagine e ci racconta di come la sua comunità stia affrontando il grande problema degli spazi che non bastano più per le celebrazioni. Ecco la sua lettera:
Carissimi, la richiesta a quel comitato della CEI di cui avevamo parlato, riguarda un progetto che concerne in primis le donne dei villaggi e la cura dell’ambiente, ma non direttamente la comunità cattolica del villaggio, ancor meno noi piccoli fratelli di Charles de Foucauld. Durante l’ultima riunione di fine ottobre, dei “responsabili” di questa, abbiamo affrontato il grosso problema di ampliare la nostra chiesetta per poter accogliere il crescente numero di fedeli. Un solo dato: l’età media della popolazione nella nostra zona è di 18 anni (in Italia e’ di 46!). C’e’ quindi già un incremento naturale molto forte. Dal censimento annuale della nostra comunità cattolica si constata inoltre anche un incremento accentuato del numero dei battezzati (in specie bambini piccoli). E quindi la nostra chiesetta non basta più (ndr). Nei giorni di festa molti fedeli restano all’esterno!
Grazie ad un muratore qualificato della nostra comunità, abbiamo preparato una pianta della nuova chiesa: in pratica si tratta di allungare la costruzione sul retro di 5 metri però dotando anche tutta la costruzione di fondazioni nuove con pietre e cemento (l’attuale costruzione che risale al 2001 ne è priva) e muri in blocchi di cemento preferibili ai mattoni cotti che utilizzano carbone da legna (l’attuale è in blocchi di terra); si preserva invece l’attuale pavimento che è in cemento e risale al 2003. Abbiamo preparato con esperti il preventivo di bilancio per la prima fase: fondazioni per tutta la chiesetta, più pavimento per la parte nuova nel retro e si aggira a poco più di 2000 euro al cambio attuale.La seconda fase in futuro sarà muri e finestre, la terza infine il tetto. Un po’ tutte le chiesette dei villaggi stanno cercando di consolidarne le costruzioni, anche se ci vuole qualche anno. Per tutto questo contiamo su una cottizzazione di tutte le famiglie cattoliche del villaggio più sui lavori volontari comunitari e pure sull’aiuto di alcuni muratori appartenenti alla comunità stessa, però per l’acquisto dei diversi materiali necessitiamo anche di aiuti esterni, sia in loco, sia di amici anche lontani. Come sai questa chiesetta fu costruita con l’aiuto della mia ex Parrocchia di N.S. del Rosario e in particolare di don Antonio Marini. È evidente che una vostra contribuzione sia come Parrocchia del Rosario (come nel passato) sia come Ufficio missionario diocesano (?)sarebbero più che benvenute… scusa la franchezza!Per il resto grazie alle notevoli piogge siamo in pieno con i lavori agricoli però manteniamo la preghiera del mercoledì pomeriggio di famiglia in famiglia. Grazie per l’ascolto e auguri di ogni bene a voi tutti approssimandosi la fine dell’anno.ciao p.f.j. Lorenzo, Tanzania