La GMG di Lisbona (anche) nel Metaverso

Sono Daniele Bruno, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, Ente Strumentale del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Come noto, il Papa, con il messaggio per la prossima GMG che si svolgerà a Lisbona dal 1 al 6 agosto prossimo, ci ha invitato a riflettere sulla figura di Maria che, subito dopo l’annunciazione, «si alzò e andò in fretta» verso l’anziana cugina Elisabetta (Lc 1,39): tra i vari spunti di riflessione che il messaggio può offrire, vorrei soffermarmi su come la Chiesa possa “alzarsi” e andare verso in giovani  con quella “fretta” di volere diffondere il messaggio evangelico: una Chiesa giovane e che possa parlare in modo giovane ai ragazzi,  anche tramite l’utilizzo delle nuove tecnologia.

Coscienti che i giovani non sono solo il futuro del mondo, ma – anche e soprattutto – il presente[1], e in esso abitano, la Chiesa deve abitare questo “presente”, anche utilizzando le nuove tecnologie.

La Chiesa deve, pertanto, essere in questi nuovi ambienti digitali, e fungere da “enzima” che possa aggregare, avendo, comunque, ben presente che la dimensione virtuale non potrà mai sostituire l’incontro reale[2], ed evitare, così, di alimentare il fenomeno dei cosiddetti “Hikikomori”, che vede i giovani distaccati dalla realtà.

Lo stesso S.E. Mons. Américo Aguiar, Presidente della Fondazione GMG Lisbona 2023, ha, peraltro, affermato che la prossima GMG sarà la prima dei “nativi digitali”.

Il Magistero della Chiesa[3] insegna che essa non si oppone in alcun modo al progresso, anzi considera « la scienza e la tecnologia… un prodotto meraviglioso della creatività umana che è un dono di Dio, dal momento che ci hanno fornito possibilità meravigliose, di cui beneficiamo con animo grato »[4].

Perché, pertanto, non parlare di “Metaverso”, parola che racchiude molto ma che forse in pochi sanno cosa effettivamente sia, delle potenzialità offerte dagli ambienti digitali da abitare che in esso vi sono, nonché dei suoi rischi? Il Metaverso permette, infatti, di vivere esperienze “immersive” dentro una realtà “aumentata” da caratteristiche digitali.

E’ necessario prendere coscienza che “a parte l’ambiente materiale nel quale si svolge la nostra vita, oggi esiste anche un ambiente digitale, che non si può considerare più semplicemente «un mondo parallelo o puramente virtuale, ma è parte della realtà quotidiana di molte persone, specialmente dei più giovani”[5].

E’ in tale contesto che, pertanto, è nato il 4° Convegno internazionale sulla cura del Creato sul tema “L’impegno dei giovani per l’ecologia integrale. Stili di vita per una nuova umanità”, organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, insieme a numerosi altri Enti ed Istituzioni tra cui il Comitato Organizzatore Locale della prossima GMG di Lisbona, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Universtitade Catolica Portuguesa, che si terrà proprio a Lisbona, presso l’Ateneo portoghese, il 31 luglio prossimo, nell’ambito della prossima GMG.

Durante tale incontro, i giovani saranno chiamati a dialogare e confrontarsi sugli stili di vita nell’ambito dell’economia, delle risorse naturali, dell’educazione e della famiglia, della politica e, appunto, della tecnologia.

L’evento sarà – in parte – accessibile attraverso il Metaverso, tramite dei visori di cartone riciclato fornito ai partecipanti, ma anche ad alcune persone nel mondo che, per diversi motivi, ad esempio perché disabili, non potranno essere a Lisbona. I contenuti di tale incontro potranno, pertanto, tramite tale piattaforma, essere fruiti anche nei giorni seguenti all’incontro stesso.

Sarà quindi un’occasione di provare a toccare con mano come la tecnologia può essere messa al servizio della persona ed essere utilizzata come strumento di inclusione.

Ma il “Metaverso” è anche potenziale connessione tra persone distanti e mezzo per fare rete: basti pensare a quante persone, ad esempio durante la pandemia, hanno potuto mettersi in contatto e, perché no, anche pregare, per il tramite delle nuove tecnologie. Non a caso, nella scelta del logo legato al tema della tecnologia, si è – deliberatamente – scelto di raffigurare due visori in connessione tra loro.

Vorrei concludere con una domanda: prendendo atto che il mondo digitale è abitato, e che il cristiano deve abitarlo, la GMG arriverà nel Metaverso passando per Lisbona?

[1] Christus Vivit, 64

[2] Discorso del Santo Padre Francesco ai membri della pontificia accademia per la vita, 20 febbraio 2023

[3] Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 457

[4] Giovanni Paolo II, Discorso pronunciato durante l’incontro con gli scienziati e rappresentanti dell’Università delle Nazioni Unite, Hiroshima (25 febbraio 1981), 3: AAS 73 (1981) 422

[5] Benedetto XVI, Messaggio per la XLVII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione, 24-I-2013