La giornata celebrata a Montenero

Si è celebrata quest’anno a Montenero la 43ª Giornata della vita nella Diocesi di Livorno. Questa Giornata  fu istituita dal consiglio permanente della CEI nel 1978 con la finalità  di promuovere l’accoglienza della vita, in particolare della vita nascente. “Libertà e verità. Amore e responsabilità. Sono i quattro pilastri che reggono l’impianto concettuale su cui è edificato il messaggio che quest’anno e posto all’attenzione della Chiesa. Valori che paiono eterni, indiscutibili. La vita nasce dall’amore responsabile con un atto di libertà che richiama la verità della natura e della volontà divina. Eppure, in ogni epoca, e soprattutto in tempi di rapidi mutamenti, di sorprendenti frenate e di disorientanti fughe in avanti come quelli che stiamo vivendo, si avverte la necessità di ripetere, attualizzare, tornare a spiegare cioè che sembrerebbe fin troppo evidente”.

Le aggregazioni laicali della Diocesi pur con le limitazioni del Covid, hanno organizzato la celebrazione di questa Giornata, presente il Vescovo monsignor Simone Giusti che ha ricordato come La Giornata per la Vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà,  nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo strumento per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso. “Questa Giornata ricorda a tutti l’accoglienza alla vita e non bisogna banalizzare la sessualità. Essa è la fonte della vita e non possono i bambini essere le vittime innocenti di questa irresponsabilità. L’uccisione porta alla scomunica, a maggior ragione quando ad essere uccisi sono degli innocenti. Dobbiamo fare in modo di educare alla sessualità affinché sia vissuta con responsabilità”.

Monsignor Giusti ha ricordato il tormento e il dolore di molte donne che hanno abortito e della consolazione da lui data loro  perché trovassero un po’ di pace; “purtroppo pochissimi sono gli uomini che si pentono di questo!”. La Chiesa locale grazie alle  suore di Villa Terrena ha promosso la nascita di  un centro per aiutare chi vuole un bambino. Qui si intrecciano le cause di adozione e affido e di assistenza anche per chi non può mantenere il bambino ed ha istituito un telefono per rispondere alle necessità. Ha quindi invitato ad  affidarci a Maria che sa cosa significa una maternità difficile e che ha partorito per noi il Creatore della vita; sia Essa ad accompagnarci con la sua intercessione perché il nostro SÌ alla vita sia nel pensare, nel parlare e nell’agire.

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Le foto sono di Antonluca Moschetti