Il commento
La gioia di ricevere una visita
Il commento al Vangelo della 4ª domenica di Avvento
L’episodio evangelico della visitazione di Maria ad Elisabetta non riporta solo un incontro tra due donne che si conoscono e neanche un atto di carità di Maria verso l’anziana cugina. Certamente significa anche tutto questo, tuttavia l’episodio della visitazione va oltre all’incontro tra le due donne, poiché la visitazione è un tema molto caro alla Sacra Scrittura. Dio ha visitato e redento il suo popolo. Elisabetta esulta di gioia non tanto perché la cugina la sta visitando, bensì perché è Gesù che la sta visitando ed in lei tutto il Popolo d’Israele esulta per la tanto desiderata visita di Dio.
Noi sappiamo quanto le visite ci fanno piacere, soprattutto quelle delle persone a noi care ed in modo particolare di quelle che noi amiamo. Noi gioiamo quando siamo visitati da una persona che non vedevamo da tanto tempo: un familiare, un parente o un amico caro.
Israele, tuttavia, attendeva di essere visitato dal Messia, dal Salvatore. Ed Elisabetta esprime molto bene l’attesa ormai terminata: A che debbo che la madre del mio Salvatore venga a me. Elisabetta vedendo Maria va oltre, vede non solo la cugina incinta. Nel bambino che Maria porta vede il Figlio di Dio.
Maria porta Gesù alla cugina Elisabetta. Maria nella Chiesa porta Gesù. Maria nella Chiesa fa crescere quella che è la sua vocazione principale: portare Gesù.
Il Natale, per noi cristiani, non solo comporta contemplare Gesù nel presepe, bensì anche portarlo a quanti ancora non lo hanno accolto