La funzione di polizia economica e finanziaria a sostegno dell’uomo

Il colonnello Gaetano Cutarelli, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno, ha accolto l’invito del Presidente del Serra Club di Livorno, l’ingegnere Luigi Casale, di tenere una importante conferenza aperta alla cittadinanza. Nel salone della Provincia  molte erano le autorità militari, religiose  e civili presenti; fra queste il Prefetto, la Presidente della Provincia e il Vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti. 

Il Comandante Cutarelli nell’introdurre l’argomento, ne ha sottolineato l’attualità che riguarda la sicurezza di tutti i cittadini, ma che non tutti conoscono perché viene di solito messo in rilievo l’aspetto tributario.

La Guardia di Finanza col 2000 viene normata e modifica la propria mission. Essa ha una lunga storia che risale al 1° ottobre 1774, quando venne costituita la “Legione Truppe Leggere” per volere di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna. Fu il primo esempio in Italia di un Corpo speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Compiuta l’unificazione d’Italia, i vari Corpi di finanza dei cessati Stati italiani si fusero nel “Corpo delle Guardie Doganali”, istituito nel 1862 per la vigilanza doganale, nonché, in tempo di guerra, impiegato per la difesa dello Stato. Arrivando al XX secolo vediamo che nel corso degli anni venti, la struttura ordinativa del Corpo, risultò fortemente influenzata dalle riforme che interessarono il sistema tributario nazionale: risale infatti al 1923 la nascita della Polizia Tributaria Investigativa come contingente specializzato della Regia Guardia di Finanza, costituito da militari in abito civile impegnati in speciali servizi di investigazione per prevenire e reprimere il contrabbando ed altre tipologie di frode, combattere l’evasione dei tributi e, in modo particolare, la criminalità organizzata.

Durante i due conflitti mondiali le Fiamme Gialle pagarono un alto contributo di sangue con 4.209 caduti, combattendo sui campi di battaglia inquadrati in Reparti mobilitati, per gli aiuti prestati ai profughi ebrei e ai perseguitati dai nazifascisti, per aver tutelato la popolazione civile e le istituzioni sul confine orientale, ove numerosi finanzieri furono uccisi e gettati nelle foibe, meritando complessivamente venti ricompense al Valor Militare alla Bandiera di Guerra ed oltre 2.200 analoghe decorazioni concesse individualmente, molte delle quali “alla memoria”.

Dal dopo guerra in poi, con il cambiamento degli scenari mondiali dove assistiamo allo strapotere degli Usa e allo scoppio di Tangentopoli, bisognava contrastare la corruzione e l’economia illecita della mafia. Quindi se prima c’era solo il controllo delle entrate, ora bisogna controllare le  uscite e i  bilanci pubblici anche delle amministrazioni locali. Ma cos’è la sicurezza economica? Se accenniamo ai diritti di libertà vi sono anche quelli di libero mercato, e di risparmio e la Guardia di finanza controlla che tutto si svolga con tranquillità. Quindi non solo attività repressiva, ma preventiva, contrasto al riciclaggio del denaro sporco che crea concorrenza sleale e così pure va controllata la piaga dell’usura per difendere e accogliere le  istanze dei più deboli. Vi è anche controllo delle Onlus e un’attenzione ai ragazzi per una educazione alla legalità. Da ricordare, riguardo la droga, come nel gennaio scorso sia stata fatta una delle più importanti operazioni al porto dove sono state sottratte migliaia di confezioni di droga e di soldi.

A conclusione della relazione, il Colonnello ha ricordato che  a partire dal 21 novembre 2017, la Scuola di Polizia Tributaria ha cambiato la denominazione in Scuola di Polizia Economico-Finanziaria e, dal 1° gennaio 2018, i Nuclei di Polizia Tributaria hanno assunto il nome di Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria. Si tratta di un importante passo verso un ulteriore adeguamento dei compiti del Corpo in relazione al nuovo quadro normativo, per una sempre più efficace tutela degli interessi nazionali, comunitari e della collettività.

Monsignor Giusti, ringraziando l’Arma per i numerosi servizi alla società ha sottolineato l’importanza del fatto che la Finanza non solo deve controllare ma deve far vedere che c’è una buona amministrazione e far conoscere realtà virtuose. L’autorevolezza si acquista con la rispettabilità. Occorre una azione comune dove ci siano una classe politica retta e dei cittadini retti. In questo ambito assumono “un importante ruolo la religione e l’educazione civica perché non ci sono solo i diritti ma anche le regole per assolvere ai propri doveri.”