News
La buona pratica insegnata ai ragazzi
di Umberto Folena
La conversione ecologica ha bisogno di esortazioni, inviti, perfino cortesi minacce, lusinghe. Certamente. Forse… Ma più di tutto ha bisogno di esempi. La migliore conversione si fa costruendo un ambiente in armonia con il creato e vivendoci. Cominciando, perché no, dall’oratorio. Con la Laudato si’ come faro che indica la rotta, giovedì scorso a Molfetta, al terzo Happening degli Oratori, uno dei laboratori era dedicato a “Oratorio e ambiente”. Affidato alla conduzione di Diego Buratta e dell’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, per molti anni responsabile nazionale della pastorale giovanile, il gruppo ha sì fatto riferimento all’enciclica sociale di papa Francesco, ma soprattutto ha giocato. Un gioco serissimo, dove occorrevano competenze da architetto, ingegnere, geometra, biochimico, carpentiere e altre ancora. Divisi in piccole squadre, i giovani partecipanti al laboratorio si son visti consegnare la pianta di un oratorio, con il compito di progettare un “oratorio green”.
Un passo indietro. Giulietti ha spiegato in che cosa consista la conversione ecologica: in una nuova economia e in nuovi stili di vita, e qui tutti possiamo fare qualcosa:(continua a leggere https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/oratorio-green)