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Il teologo che dava del Tu al Creatore
Se viene voglia di forzare lo scrigno della profetica genialità e della santità di J.H. Newman, due motti, non sono i soli, scaturiscono e ti infilzano la mente e il cuore.
Myself my Creator -Me stesso e il mio Creatore
Cor ad cor loquitur- Il cuore che parla la cuore
Me stesso e il mio creatore
Newman cerca Dio, la Grazia, la Verità. Vuole dialogare con Lui. Ché entri nella sua coscienza e risponda alle domande, di dubbi, scoraggiamenti, incertezze, timori. Ha sbagliato e non vuole più sbagliare. Dimmi dove è la verità, chiede. Grave la scelta della vera chiesa! Il dialogo ha anche accenti accesi! E’ della sua missione, del “lavoro da compiere” che vuole lumi.
E prima della conversione alla chiesa di Roma:
Dio mi sta dando una severa lezione di pazienza e ho fiducia di non stare sprecando, nell’insieme, questa ammonizione.
Ciò è sua volontà.
Mi sforzo di pensare che ovunque io sia,Dio è Dio e io sono io.
Parole pronunciate durante la malattia in Sicilia. Terra della grazia, per alcuni critici del santo, che avrebbe contribuito alla sua conversione, a ragione della gente,della storia,dei monumenti sacri che parlano delle civiltà che si sono susseguite nei secoli e di tanta religiosità. Monumenti anche pagani che Newman interroga quasi volesse anche da loro sapere la via da intraprendere per la sua conversione. Prima di conquistarla, quanti sofferenze!
Nel cercare e dialogare con il suo Creatore si sarà ricordato del pensiero di Agostino:
“Cerchiamolo Dio per trovarlo e cerchiamolo ancora dopo averlo trovato, cercarlo ancora perché è nascosto e dopo averlo trovato dobbiamo cercarlo ancora perché è immenso”.
Non fa difetto in Newman volontà, forza, amore per la ricerca e conquista della Grazia. Ne diverrà messaggero e testimone particolare. E consapevole esclama:
Dio mi metto senza riserve nelle tue mani…Tu sei saggezza,Tu sei l’ amore… che cosa posso desiderare di più..Dio è Dio del mio cuore la mia eterna felicità.
Il dialogo va a buon fine. La missione alla quale è stato comandato la svolge per servire il Creatore, il suo Creatore, la sua chiesa, il popolo che Dio ha redento.
Della chiesa ebbe tanta cura perché ritenuta bisognosa di rinnovamento, pur nella continuità. Le sue profezie hanno avuto degno ascolto in molti documenti magisteriali, tra l’altro espressi nel Vaticano II. Un rapporto così particolare tra Creatore e creatura di grande fede ha meritato, nel loro interloquire quel Tu che poteva saper anche di sfida, dettata però da un grande amore. Si sono parlati, si sono intesi come sanno parlare ed intendersi persone amiche: Cuore a cuore.
Cor ad cor loquitur
E’ il messaggio d’amore verso Dio, verso il prossimo, inciso nel suo stemma cardinalizio e nella sua tomba. Il motto è di san Francesco di Sales che inconsapevolmente,pare, fece suo. E’ il messaggio evangelico di Cristo rivolto ad ogni creatura e che Newman ha scelto per indicare la particolare opera missionaria da svolgere. E’ la voce del Creatore trasmessogli dalla coscienza, crocicchio di interlocuzione, tra Dio e l’uomo, tra uomo e uomo. E’ da lì che scaturisce il Bene, il vero amore, la verità. Cor ad cor loquitur ci presenta un Newman del dialogo teso per promuovere la cultura dell’incontro, sorgente di amore e verità atta a costituire un umanesimo fondato sulla dignità della persona. Dialogo sostenuto dalla fede, confermato dalla sua testimonianza, anzitutto, dai suoi sermoni, dalle sue lettere, oltre 20.000, dalle sue opere. Con il cuore della persona aperto all’altro sarà possibile diradare le dense nubi che oggi offuscano la Luce della Grazia. Come non ricordare, a proposito, le parole del Papa Francesco,il grande “francescano” di turno, dalla cui enciclica, Fratelli tutti. riportiamo.
“Abbiamo bisogno di comunicare, di scoprire le ricchezze di ognuno, di valorizzare ciò che unisce e di guardare alle differenze come possibilità di crescita nel rispetto di tutti. E’ necessario un dialogo paziente e fiducioso in modo che la la persona, le famiglie e le comunità possano trasmettere i valori della propria cultura e accogliere il bene proveniente dalle esperienze altrui ”
Parole indirizzate a terzi per altri fini, che trovano eco, nel motto newmaniano. Nella notte del cuore dell’uomo che oggi, non sa più esprimeretutto il Bene indovato nel suo DNA, è da invocare lo Spirito, il soccorso della Luce con le parole di Newman.
“Guidami, dolce Luce
attraverso le tenebre che mi avvolgono,
Guidami Tu sempre più avanti.
Nera è la notte, lontano è la casa,
Guidami Tu, sempre più avanti… “