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Il Papa: morte e distruzione a Odessa, preghiamo per la pace
Il campo nel quale crescono grano e zizzania, nella parabola di Gesù, è come il nostro mondo, il nostro cuore e il nostro vicino. So vincere la tentazione di creare un “mondo perfetto” e di fare piazza pulita degli altri con i miei giudizi? Nel mio cuore, sono onesto nel cercare le “piante cattive” con l’esame di coscienza? E infine con il vicino, so vedere ciò che è buono in lui, “senza scoraggiarmi per i limiti e le lentezze”? Sono le domande che Papa Francesco pone a se stesso e a tutti noi nella catechesi prima dell’Angelus di questa domenica, sedicesima del Tempo ordinario, commentando il brano del Vangelo di Matteo protagonista della liturgia. Accanto a lui, alla finestra del suo studio nel palazzo apostolico, un’anziana e in giovane, testimoni della Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani che si celebra oggi e della Gmg di Lisbona che si apre tra poco più di una settimana.
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