Il Papa: lo Spirito è un vento che non si può imbrigliare, crea e rende liberi

“La prima cosa che noi conosciamo di una persona è il nome”. L’osservazione del Papa introduce la catechesi di oggi che, proseguendo il ciclo dedicato allo Spirito Santo, intende riflettere su come la Bibbia chiama la terza persona della Trinità. Il nome a lui attribuito cioè Spirito “è la versione latinizzata”, afferma Francesco, ma il nome con cui era conosciuto e invocato in origine era Ruach, “che significa soffio, vento, respiro”. “Il vento soffia dove vuole” è il titolo della catechesi in cui il Papa sottolinea che dove c’è lo Spirito di Dio c’è libertà: la libertà di fare il bene, “la libertà dei figli, non degli schiavi”.

“Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito. (Gv 3,6-8)”

Il nome rivela la persona

Francesco fa notare come il nome sia così importante da identificarsi quasi con la persona che lo porta. 

Non è mai un appellativo meramente convenzionale: dice sempre qualcosa della persona, della sua origine, o della sua missione. Così è anche del nome Ruach. Esso contiene la prima fondamentale rivelazione sulla persona e la funzione dello Spirito Santo.

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