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Il Papa: «Il trono di Gesù è la mangiatoia»
La riflessione di papa Francesco, nell’ultima udienza generale del 2022, tiene insieme il tempo di Natale e l’anniversario dei 400 anni dalla morte di san Francesco di Sales, sul quale il Pontefice annuncia che viene pubblicata oggi una Lettera apostolica intitolata “Tutto appartiene all’amore”, riprendendo un’espressione del santo vescovo di Ginevra.
Partendo dunque da alcune frasi del santo sul Bambino Gesù, il Papa invita a riflettere sulla povertà e sull’amore gratuito, “disarmato e disarmante”, con cui Dio si è fatto carne. Tutti gli onori e le glorie del mondo sono nulla di fronte alla divinità del Bambino che nasce povero in una stalla. Tra re Salomone “sul suo grande trono d’avorio, dorato e scolpito” e “il caro piccolo Bambino nella mangiatoia”, scriveva san Francesco di Sales, “preferisco cento volte” quest’ultimo.
“Gesù, il Re dell’universo, non si è mai seduto su un trono – osserva il Pontefice -: è nato in una stalla, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia; e alla fine è morto su una croce e, avvolto in un lenzuolo, è stato deposto nel sepolcro“.
Pur osservando che la gioia della festa “ci vuole”, il Papa mette in guardia dal vivere consumisticamente il Natale distorcendone il senso: “Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata”. “No, l’amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù – sottolinea il Pontefice -. Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità”. “I nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene: il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell’austerità“.
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