News
Il Papa: fuggiamo dalla vanità, essere cristiani è ascolto e servizio
Essere apostoli “riguarda ogni cristiano”, significa essere inviati per una missione, come i discepoli che sono stati mandati da Gesù nel mondo, ma vuol dire anche rispondere a una chiamata. Lo ha spiegato papa Francesco, nella settima catechesi del ciclo “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente”, all’udienza generale, durante la quale si sofferma sul senso dell’apostolato oggi.
La vocazione cristiana “è una chiamata che riguarda sia coloro che hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine, sia le persone consacrate, sia ciascun fedele laico, uomo o donna. È una chiamata a tutti” ha ribadito, sulla scorta del Concilio, il Papa. “Il tesoro che tu hai ricevuto con la vocazione cristiana sei costretto a darlo”, ha proseguito a braccio: “E’ la dinamicità della vocazione, è la dinamicità della vita”. “E’ una chiamata che abilita a svolgere in modo attivo e creativo il proprio compito apostolico, in seno a una Chiesa in cui c’è diversità di ministero ma unità di missione”, ha spiegato Francesco: “Gli apostoli e i loro successori hanno avuto da Cristo l’ufficio di insegnare, reggere e santificare in suo nome e con la sua autorità. Ma anche i laici – tutti voi, la maggioranza di voi siete laici – essendo partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, all’interno della missione di tutto il popolo di Dio hanno il proprio compito nella Chiesa e nel mondo”. “Siamo consapevoli che l’essere apostoli riguarda ogni cristiano, e dunque anche ciascuno di noi?”, l’esordio della catechesi: “siamo chiamati ad essere apostoli in una Chiesa che nel Credo professiamo come apostolica”.
continua https://www.avvenire.it/papa/pagine/udienza-papa-francesco-15-03-2023