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Il Papa affida il post pandemia alla Vergine che scioglie i nodi
Sarà la preghiera alla “Madonna che scioglie i nodi” a concludere lunedì pomeriggio la maratona mariana per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività lavorative e sociali che ha contrassegnato questo mese di maggio. Un’iniziativa voluta da papa Francesco, che l’ha aperta ufficialmente il primo maggio con la recita del Rosario davanti all’icona della Madonna del Soccorso nella Basilica di San Pietro. E saranno i Giardini Vaticani ad accogliere l’ultima tappa di un’iniziativa che, coordinata dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha toccato i maggiori Santuari mariani sparsi nei cinque continenti. Un abbraccio mondiale, ma soprattutto il segno di una devozione verso la Vergine che unisce popoli lontani tra loro.
Papa Francesco ha scelto di chiudere questo percorso pregando davanti all’icona della “Vergine Maria che scioglie i nodi”, che solitamente è custodita ad Augusta, in Germania, dove l’allora padre Jorge Mario Bergoglio imparò a conoscere durante il suo soggiorno di studio in terra tedesca. Sarà proprio il vescovo di Augusta, Bertram Johannes Meier, a portare lunedì una copia di questo dipinto ad olio su tela realizzato dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner intorno al 1700 e attualmente custodito nella chiesa di St. Peter am Perlach. Il nome al dipinto nasce dal fatto che la Vergine nell’immagine è impegnata a sciogliere appunto i nodi di un nastro bianco tenuto alle due estremità da due angeli.
E a questa Madonna il Papa affiderà cinque intenzioni, cinque «nodi» da sciogliere legati alla stretta attualità e all’emergenza sanitaria che sta vivendo il mondo, che saranno legati ai Misteri gaudiosi che verranno meditati. Un affidamento all’intercessione della Vergine, che al termine del rito il Pontefice «incoronerà», segno di totale fiducia, dedizione e affidamento alla “Madonna che scioglie i nodi”. Come preannunciato dalla Santa Sede, il primo nodo da sciogliere è quello della relazionalità ferita, della solitudine e dell’indifferenza, divenute più profonde al tempo del Covid. Nella seconda decina del Rosario si pregherà per chi è disoccupato, con una particolare attenzione a giovani, donne, padri di famiglia e anche a chi sta cercando di difendere i propri dipendenti. Il terzo nodo è rappresentato dal dramma della violenza, in particolare quella scaturita in famiglia, in casa tra le mura domestiche, verso le donne oppure sfociata nelle tensioni sociali generate dall’incertezza della crisi conseguenza della pandemia. Il quarto nodo riguarderà il progresso umano che la ricerca scientifica è chiamata a sostenere, mettendo in comune le scoperte perché possano essere accessibili a tutti, soprattutto ai più deboli e poveri, con un pensiero ai vaccini per fermare la pandemia che in molti Paesi poveri non sono patrimonio per tutti. Il quinto nodo da sciogliere, ricordato nella quinta decina del Rosario, è quello della pastorale: le Chiese locali, le parrocchie, gli oratori, i centri pastorali e di evangelizzazione duramente provati dalla pandemia che in molti casi ha bloccato l’intera loro attività possano adesso ritrovare entusiasmo e nuovo slancio in tutta la vita pastorale e i giovani possano sposarsi e costruire una famiglia e un futuro.
Insomma, come sottolinea anche il titolo scelto per questa maratona – «Da tutta la Chiesa saliva incessante la preghiera di Dio» – si concluderà uno speciale mese di preghiera. E anche lunedì ci saranno Santuari che si uniranno alla preghiera del Papa: Notre-Dame de Boulogne a Nanterre in Francia; la Madonna di Schoenstatt in Germania; Nostra Signora dei Dolori a Kibeho in Ruanda; il Santuario nazionale Maipú a Santiago in Cile; Nuestra Señora de Os Gozos a Ourense in Spagna; The Shrine of Our Lady of Lourdes in Scozia; la Basílica Virgen de los Milagros de Caacupé in Paraguay; il Santuario Nostra Signora della salute a La Spezia.
Nei Giardini Vaticani alle 17.45
Lunedì alle 17.45 nei Giardini Vaticani il Rosario inizierà con una processione guidata dal vescovo di Augusta che porterà l’icona della “Vergine Maria che scioglie i nodi” nel luogo dove sarà recitata la preghiera mariana. Accompagneranno la processione i bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione della parrocchia di Santa Maria della Grotticella a Viterbo che per prima in Italia ha messo a disposizione i propri locali per la Asl di Viterbo per un centro vaccinale; i ragazzi cresimati della parrocchia di San Domenico di Guzmán, un gruppo scout di Roma, alcune famiglie e alcune religiose. I giovani dell’associazione Santi Pietro e Paolo trasporteranno l’icona della Madonna. Si avvicenderanno alla preghiera i giovani dell’Azione cattolica, alcune famiglie composte da neo-sposi o in attesa di un bambino e una famiglia di persone sorde dove è nata una vocazione religiosa.