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Il miracolo eucaristico di Ischia di Castro
Quasi totalmente sconosciuto, il miracolo eucaristico riguardante il Miracolo della moltiplicazione del Pane è accaduto a Ischia di Castro(VT) presso il Convento delle Terziarie Francescane nel giorno del Corpus Domini, del 1802. Il miracolo è ampiamente documentato nell’archivio della ex Curia di Acquapendente (VT) nell’incartamento relativo alla Beata Maria Maddalena dell’Incarnazione.Sul finire del 1700 e nei primi del 1800, possedere un grande forno era, soprattutto nei piccoli centri abitati, una vera fortuna e i Monasteri delle Terziarie Francescane, pur vivendo la francescana povertà, non si privarono di quel sommo bene. Così gli abitanti del luogo, portando ai Monasteri la misera farina raccolta, ricevevano del pane cotto dalle buone suore. A Ischia di Castro, nell’anno 1802, suor Maria Maddalena dell’Incarnazione, giovane monaca di origine toscana, divenne Superiora del convento delle Terziarie Francescane. Nell’estate del medesimo anno le campagne viterbesi si trovarono nella miseria. Le monache del Convento di Ischia avevano un forno molto grande, dove si cuoceva il pane per tutta la città. Le persone portavano la loro farina alla sera e all’indomani avevano il pane cotto. In quel mese di giugno però giunse un momento in cui nessuno, in paese, aveva più farina. Fu così che proprio il giorno del Corpus Domini, il 17 giugno, le sorelle converse addette al forno riferirono a Madre Maria Maddalena che non si trovava farina in tutta Ischia e che la poca rimasta era stata donata loro da una vicina, la gentile signora Margherita Castiglioni. La Madre ordinò alle due sorelle di mettere nella pentola la stessa medesima acqua che si usava ogni giorno per fare il pane, usando quella poca farina che avevano. Il Signore avrebbe provveduto al solito quantitativo di pane. Le sorelle obbedirono incredule e videro con i loro occhi, dopo che Madre Maria Maddalena aveva tracciato un grande segno di croce sulla pentola, il composto di farina aumentare misteriosamente di volume. Quella poca farina produsse una quantità notevole di pane, tanta da sfamare le sorelle del Monastero e la gente di Ischia per molti giorni, fino al 29 giugno, ricorrenza di San Pietro e Paolo. Il 5 luglio 1802 il Vescovo mons. Florido Pierleoni aprì un processo diocesano su questo Miracolo del Pane. Tale evento prodigioso ha un forte legame indiretto con il Santissimo Sacramento poiché è avvenuto il giorno del Corpus Domini, Solennità del Santissimo Corpo e sangue di Cristo, in cui la Chiesa celebra la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia, che è sacro convito e banchetto offerto a tutti i popoli.