Diocesi
Il lavoro delle api
Con il titolo “Il lavoro delle api”, già usato nel suo precedente lavoro, don Paolo Porciani, parroco di Castelnuovo Misericordia, ci propone un itinerario di “lectio divina” sulla liturgia festiva per l’anno B. Un libro dedicato al padre e a don Antonio Marini che sarebbe senz’altro rimasto contento se lo avesse potuto leggere. Un cammino che si basa naturalmente sulla “Parola di Dio che chiama, guarisce, consola, orienta e apre orizzonti insperati”. E ancora più significativamente “la Parola di Dio come una medicina di misericordia, ti ristabilisce quando raggiunge gli abissi del cuore umano”.
L’anno B è incentrato sul Vangelo di Marco, scritto a Roma negli anni 62/67 è definibile, secondo l’autore, come “il Vangelo del catecumeno” e ne ricorda il 25 aprile la festività (pag. 172/174) come il discepolo prediletto da Pietro che proclama la resurrezione di Gesù. L’itinerario parte dalla 1° Domenica di Avvento e si conclude con la solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, si svolge in più di trecento pagine ricche di spunti e riflessioni, corredato da stupende foto a colori, riprese nella Città Santa ma non solo, arcobaleni di una bellezza incredibile, che ci riportano, secondo la Tradizione, al “patto” tra Dio e gli uomini.
“Io concluderò con loro una alleanza eterna”, secondo il profeta Isaia (pag.45). Un secondo arcobaleno (pag.104) fa scrivere all’autore che “Dio stabilisce e anticipa una alleanza cosmica che vediamo compiuta nella Passione-Morte-Resurrezione di Gesù e nel suo sangue, segno di alleanza nuova ed eterna che cancella i peccati e ci stabilisce nella comunione con Dio e tra noi”. Con un terzo arcobaleno, riportato a pag. 217, don Porciani ricorda che Papa Francesco il 27 marzo 2020, invocando la fine della pandemia aveva detto: “La nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu Signore, non lasciarci in balia della tempesta”, il volume è abbellito da altre foto che esprimono la bellezza della natura, del creato, nei suoi diversi aspetti.
Nell’itinerario sono ricordati eventi particolari come la Giornata mondiale della pace del 1° gennaio con la citazione tratta dalla “Gaudium et Spes” (pag. 64/65). Con il “Battesimo del Signore” si entra nel Vangelo di Marco che è “una catechesi battesimale e testo di cristologia”, dove è inserito l’invito “a fare una scelta a favore di Gesù per ottenere la salvezza (pag74/75). Nella IV Domenica del tempo ordinario (pag.85) nel Vangelo di Marco si fa emergere che “Dio vuole ristabilire l’uomo nella sua integrità riportandolo ad una unità di vita offrendo la guarigione”. Nella V Domenica il Vangelo di Marco dimostra che “il Regno di Dio si rende presente in quello che Gesù fa e dice (pag.90) e Gesù offre a tutti la guarigione. Nella VI Domenica si evince che “Gesù non esclude malati e peccatori, li va a cercare e li riabilita, è lo stile di Dio!”.
Nelle domeniche dell’itinerario l’autore fa emergere la dimensione della “catechesi cristologica” e evidenzia (pag.184) che “la missione e la testimonianza della Chiesa, che nel passato era “apostolato dei laici”, oggi è declinata con l’espressione “evangelizzazione” (nuova evangelizzazione) ma è la stessa cosa, ed è sempre ricominciare da capo come fossimo agli inizi della predicazione cristiana”. Chi viene citato nell’itinerario? Naturalmente tutti gli Evangelisti, i profeti, in primo piano Isaia e Geremia, Papa Francesco e Giovanni Paolo II, San Basilio Magno e San Gregorio Magno, Padre Turoldo e Carlo Carretto, si va dal passionista Padre Antonio Rungi all’esegeta medievale Rushi di Troyes. Da notare anche la spiegazione delle parole declinate in ebraico e in greco che pensiamo sarebbero piaciute a don Antonio Marini.
Le foto contenute nel volume sono state scattate da don Paolo durante un viaggio in Terra Santa.
Terminiamo con una citazione tratta dalla XXXII Domenica del tempo ordinario (pag.309): “Il Vangelo oggi mette in evidenza alcune cose e tra queste: la necessità di una religiosità non di facciata, bensì di contenuti, di sostanza, è questa che dà credibilità alla propria vita”.