cinema
Il Gattopardo
Il film di Giuseppe Capotondi, Laura Luchetti, Tom Shankland

Sicilia 1860, soffia un vento rivoluzionario. I garibaldini sono giunti sulle coste e incitano all’unità nazionale. Spettatore (quasi) impassibile è il principe di Salina, don Fabrizio Corbera, che si chiude nella propria dimora insieme alla moglie Maria Stella e ai figli, tra cui la maggiore Concetta, destinata a un cammino religioso. In quei giorni di rifugio, Concetta sperimenta l’amore per il cugino Tancredi, che si è fatto però sedurre dagli echi delle giubbe rosse garibaldine…
Valutazione Pastorale della Commissione CEI
“La più grande avventura di Netflix Italia”. Sono le parole di Tinny Andreatta, vicepresidente per i contenuti italiani del colosso streaming, che ben rendono l’idea dell’importante investimento che ruota attorno alla miniserie “Il Gattopardo”, un racconto proteso verso una platea globale realizzato da Indiana Production e Moonage Pictures; la miniserie è diretta per la maggior parte degli episodi dal britannico Tom Shankland – gli altri registi Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti – e scritta dall’inglese Richard Warlow. Un vibrante viaggio nella Sicilia sontuosa e rivoluzionaria di fine ‘800, tra ricchi casati, pagine di lotta politica nello spirito risorgimentale e sguardi paesaggistici che schiantano. Un tuffo nel bello, nelle assolate e seducenti atmosfere dell’isola, ma anche un viaggio sentimentale nei tornanti interiori dei protagonisti, nella famiglia del principe di Salina. A interpretarli Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel, Saul Nanni, Astrid Meloni, Paolo Calabresi, Francesco Colella e Francesco Di Leva.
La storia. Sicilia 1860, soffia un vento rivoluzionario. I garibaldini sono giunti sulle coste e incitano all’unità nazionale. Spettatore (quasi) impassibile è il principe di Salina, don Fabrizio Corbera, che si chiude nella propria dimora insieme alla moglie Maria Stella e ai figli, tra cui la maggiore Concetta, destinata a un cammino religioso. In quei giorni di rifugio, Concetta sperimenta l’amore per il cugino Tancredi, che si è fatto però sedurre dagli echi delle giubbe rosse garibaldine…
“Volevo realizzare una lettera d’amore alla Sicilia – ha dichiarato il regista Shankland –, ma per apprezzare la natura effimera della bellezza bisogna percepire anche il pericolo e il decadimento che si nascondono nell’ombra. (…) In Sicilia, bellezza e morte sono compagne di danza in un affascinante valzer. Questo ‘valzer’ e la tensione tra nostalgia e immediatezza sono stati temi che abbiamo portato avanti”.
Sul tracciato del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la miniserie offre un racconto che esplora la dimensione del passato con uno sguardo però proprio dell’oggi, fondendo il desiderio di ricercatezza formale e lampi di approfondimento introspettivo per i personaggi in campo. Il racconto seriale certamente offre nuove possibilità creative per motivare il ritorno alle pagine di un romanzo iconico, incastonato nel panorama audiovisivo dall’opera-capolavoro di Luchino Visconti nel 1963.
La formula della miniserie permette di pedinare con più attenzione i personaggi in campo, restituendo la loro sfaccettatura e complessità, a partire dal ruolo di Concetta, affidato alla sempre più brava Benedetta Porcaroli. In lei vivono i conflitti del periodo storico ma anche quelli senza tempo di matrice familiare, tra rispetto delle regole sociali, dialogo con il padre-pater familias e desiderio di poter scegliere liberamente il proprio destino.
La miniserie colpisce soprattutto per la dimensione visiva, per la messa in scena, da cui emerge il grande sforzo produttivo nel voler percorrere gli elevati sentieri realizzativi dei period drama inglesi, un modello di riferimento nel panorama. Come in “The Crown” o “Downton Abbey”, c’è la volontà di ridare una veste elegante, fascinosa e magnetica al racconto storico. In questo “Il Gattopardo” risulta un’operazione riuscita, pronta a muoversi agilmente in piattaforma tra i vari Paesi del mondo con il titolo “The Leopard”. Serie consigliabile, problematica-poetica, per dibattiti.