Il dolore del Papa per l’ultima strage di migranti: prevenire simili tragedie

Un grazie a tutti per l’affetto, premura e amicizia manifestati in questi giorni di ricovero dopo l’intervento all’addome, e per il sostegno nella preghiera. Così Papa Francesco, nel primo Angelus dopo le dimissioni di venerdì mattina, ricorda i giorni al Policlinico Gemelli, nei quali, sottolinea: “Questa vicinanza umana e vicinanza spirituale è stata per me di grande aiuto e conforto. Grazie a tutti! Grazie a voi! Grazie di cuore!”Nella meditazione prima della preghiera mariana, il Papa rilegge il brano del Vangelo di questa XI domenica del tempo ordinario, nel quale l’evangelista Matteo descrive il mandato di Gesù ai discepoli: “Predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino”.

E sottolinea che il cuore dell’annuncio è “la testimonianza gratuita, il servizio”. Come all’inizio della sua predicazione, Gesù annuncia che signoria d’amore di Dio “viene in mezzo a noi”. E questa, commenta, “non è una notizia tra le altre, ma la realtà fondamentale della vita”. Infatti, “se il Dio dei cieli è vicino, noi non siamo soli in terra e anche nelle difficoltà non perdiamo la fiducia. Ecco la prima cosa da dire alla gente”: “Dio non è distante, ma è Padre, ti conosce e ti ama; vuole tenerti per mano, anche quando vai per sentieri ripidi e accidentati, anche quando cadi e fai fatica a rialzarti e riprendere il cammino”.

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