Il docufilm in onda su Rai3

Sullo schermo per 52 minuti scorrono i ricordi del passato, delle persone care, ma anche i sogni e il significato della vita. Che continua a essere potente e capace di trasmettere amore anche se il corpo si ammala e resta immobile su un letto, e la voce non risponde più ai comandi. Eppure il pensiero è vivo, presente, desideroso di ascoltare e di farsi ascoltare. Come sia possibile riuscirci e incoraggiare persino gli altri, lo spiegano in modo diretto e senza retorica Julius, Pippo, Laura e Luigi, i 4 protagonisti del docufilm “Con un battito di ciglia” realizzato da Libero Produzioni in collaborazione con Rai Documentari, in onda martedì 18 giugno alle 23.15 su Rai3, in occasione della Giornata mondiale della Sla del 21 giugno.

E così si scopre che ad accomunare i protagonisti non c’è solo la voglia di comunicare e raccontare, ma soprattutto un ambiente familiare capace di stare accanto alla persona più fragile, senza mai farla sentire sola. La scoperta della diagnosi ha sconvolto le loro vite, ma non ha fermato la voglia di andare avanti. A cominciare da Luigi, 69 anni, ex chimico e poi imprenditore in campo meccanico e elettronico. Da quando, qualche anno fa, l’ex calciatore Stefano Borgonovo, affetto da Sla, gli ha regalato un computer a impulsi oculari, anche grazie alla collaborazione con la testata online Il Dialogo di Monza è diventato caporedattore del magazine “Scriveresistere”. Julius Neumann, che vive a Monza, è invece un ingegnere. La sua esperienza con la malattia l’ha raccontata nel libro “Il mio viaggio nella Sla”, scritto insieme ad Antonio Pinna.

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