Parrocchie
Il culto di S.Pio e Sant’Andrea
Domenica 24 Settembre 2023 la parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Livorno vivrà un momento di vita comunitaria particolarmente importante nell’accoglienza e nell’esposizione al culto della statua di Sant’Andrea Apostolo e di San Pio da Pietrelcina che si terrà a partire dalle 10.15 in Via Arena Alfieri con lo svelamento e la benedizione delle statue e la successiva processione fino alla Chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Qui si celebrerà la messa e, al termine, verranno posizionate le statue per il culto.
Questo momento si aggiunge e corona, per così dire, una lunga storia di vite e di fede che, dal 1778 fino ad oggi ha legato insieme gli uomini e le donne del quartiere sotto la l’ala protettrice di Sant’Andrea Apostolo e la guida dei padri cappuccini e, recentemente, del clero diocesano.
La parrocchia inizia la sua storia nel lontano 1778 con la costruzione di una cappella dedicata a Sant’Andrea, in un angolo dell’allora Campo Santo, in ringraziamento per la fine dell’epidemia di peste gialle.
Solo nel 1837, dopo la donazione del campo santo dal Granduca al Vescovo Raffaele De Ghantuz Cubbe, venne iniziata la costruzione della chiesa insieme al seminario vescovile che, nel 1850 terminata la costruzione, fu benedetta solennemente dal Vescovo Girolamo Gavi.
Finalmente nel 1874 fu costituita la parrocchia da Monsignor Giulio Metti ed affidata all’ordine dei cappuccini, fino al 1993 quando è passata in gestione al clero diocesano.
Dopo la ricostruzione del 1953 a seguito dei bombardamenti del 1943 la devozione della comunità parrocchiale ha arricchito la chiesa di varie opere d’arte per il culto e la preghiera.
Prime fra tutte una croce lignea con raggera dorata probabilmente appartenente alla cappella originale ed un mosaico ritraente il santo patrono ad opera del padre cappuccino Flaviano Laghi.
L’organo a canne del 1967, la via Crucis lignea ad opera dello scultore livornese Cesare Tarrini e le due statue lignee di San Francesco e San Tommaso ad opera del padre cappuccino Flaviano Laghi e del suo maestro Bartoli e, nel 1921, il fonte battesimale.
Vi aspettiamo numerosi per condividere con voi un momento di fede gioiosa.