Parrocchie
Il campeggio dei ragazzi di Coteto
Estate: tempo di sole, mare e… di campeggi.
Anche quest’anno la parrocchia di San Giovanni Bosco parte per il campo estivo, destinazione Giarola, piccolo centro abitato nell’appennino tosco-emiliano in provincia di Reggio Emilia.
Alla partenza di fronte alla chiesa, prendono posto sul pullman 56 persone tra ragazzi e animatori.
Dopo cinquant’anni suonati di campeggi, don Luciano non smette di credere nel valore formativo e spirituale di questa importante esperienza estiva, la quale rafforza l’amicizia e stimola lo stare insieme che insegna il rispetto e l’aiuto reciproco.
Lo schema della giornata tipo è più o meno il seguente: S. Messa, colazione, giochipasseggiata, pranzo, incontro sugli Atti degli Apostoli, giochipasseggiata, doccia, cena, falò, preghiera, lettura del diario e buona notte! I campeggiatori sono stati divisi in quattro squadre per i vari giochi che si sono svolti durante tutta la settimana, le stesse squadre si sono alternate nei vari servizi: pulizia dei bagni e delle camere, servizio in cucina e diario. Questi ultimi sono davvero importanti poiché ci insegnano che ogni bambino e ragazzo è indispensabile per la buona riuscita di tutti i momenti della giornata, imparando così a mettersi al servizio degli altri e a mettere in pratica l’insegnamento del Vangelo.
Filo conduttore di questo campo estivo è stato il libro degli Atti degli Apostoli, ogni giorno infatti, i ragazzi hanno riflettuto su una parte di esso aiutati da don Luciano.
Durante il primo incontro, dopo aver letto il primo capitolo, è stata fatta un’introduzione del libro per spiegare ai ragazzi chi lo ha scritto e di cosa tratta. Abbiamo parlato dell’Ascensione e della continuità che gli apostoli danno all’opera di Gesù e al suo insegnamento. Concludendo con la scelta di Mattia come sostituto di Giuda, abbiamo posto l’attenzione a come il Signore, se lo vogliamo, ci guida sempre con la sua mano.
Nel secondo incontro l’attenzione è ricaduta sulla Pentecoste e sulla prima comunità cristiana e abbiamo riflettuto, mediante delle attività che hanno coinvolto attivamente tutti i ragazzi, su quanto lo Spirito Santo sia per noi uno strumento senza il quale non possiamo fare niente e che ci permette di condividere con gli altri le nostre ricchezze.
Durante il terzo incontro, ci siamo soffermati sul miracolo di Pietro e Giovanni allo storpio nel tempio. Noi come loro dobbiamo saper guardare oltre le apparenze e vedere chi abbiamo di fronte, perché le apparenze spesso possono ingannare. Inoltre Pietro e Giovanni si fanno tramite per far conoscere Gesù agli altri, questa cosa è richiesta anche a noi in quanto seguaci di Gesù che non abbandona la sua Chiesa.
Nel quarto capitolo la nostra attenzione si è incentrata sul fatto che la Verità non può essere taciuta e che, in un modo o nell’altro, viene sempre fuori perché la Verità è Gesù stesso.
Per concludere, nel quinto capitolo ci siamo soffermati particolarmente sul discorso di Gamaliele che ci ha fatto riflettere su come possiamo discernere e seguire ciò che viene da Dio ed evitare ciò che viene dagli uomini.
Ogni momento di preghiera è stato accompagnato da delle attività nelle quali i ragazzi sono stati protagonisti: in questo modo per loro è stato più semplice e immediato cogliere il messaggio e il significato di tutti i capitoli affrontati.
La settimana è volata via veloce, e tra canti, giochi e preghiere ci siamo ritrovati al giorno del rientro a casa. Ogni volta è difficile salutarsi, ma lo facciamo sempre con il proposito di ritrovarci l’anno prossimo migliori di come ci siamo salutati.
Ringraziamo don Luciano che ha permesso tutto questo ancora una volta.
Alla prossima avventura… che il Signore ci accompagni.