Parrocchie
Grazie don Felice
8 settembre 2015 – 8 settembre 2021, “sei anni pieni”, così ci dice don Felice Terriaca, parroco della comunità salesiana di Viale Risorgimento, che ha concluso il suo impegno pastorale nella parrocchia. E’ il momento, gli chiediamo, di fare un bilancio della sua attività svolta, un bilancio che ha dei lati positivi, ma anche, come lui stesso ci dice, delle “vulnerabilità”. Positivo è l’aver vissuto in una comunità in fermento, composta da tante persone che collaborano tra loro, l’impegno da parte di tutti è stato tanto, ma le forze sono le stesse, perciò ce ne vorrebbero molte di più, in grado di gestire situazioni diverse. Ed è sempre necessario aprirsi ai vari servizi con l’intento di migliorarsi.
Don Felice sul foglietto domenicale della “Vita della comunità” ha dato il suo saluto ai parrocchiani con le parole “Vi porto nel cuore”, parafrasando i concetti espressi da San Paolo nella Prima Lettera ai Tessalonicesi. Dunque le vulnerabilità, le fragilità, le troviamo sempre negli esseri umani, ma vanno guarite e sanate. Dobbiamo sempre tendere alla perfezione, perché nessuno è in se perfetto, per questo ognuno deve saper lavorare su se stesso. C’è chi esprime la propria negatività dicendo: “anche voi salesiani fate come gli altri”, ma questo non ci deve chiuderci, non ci deve farci desistere dall’incoraggiare le persone a ben operare. E continua: “Dopo questi anni di impegni, di progetti, di iniziative condivise, spero di aver dato un mio piccolissimo apporto alla crescita del livello umano e spirituale di questa comunità cristiana affidata alle nostre cure nel segno della amorevolezza e della spiritualità di San Giovanni Bosco”.
Quale punto di negatività -gli chiediamo- ti sembra di dover sottolineare a Livorno? Spesso non c’è considerazione per il ruolo che riveste l’autorità. Quando si verifica una situazione nuova, quando si fanno delle proposte nuove si incontrano delle resistenze di vario tipo, è difficile scardinare il concetto del “si è sempre fatto così”!
Quale sarà il tuo futuro? Farò parte dell’equipe formativa dei giovani salesiani nella nostra sede romana sull’Appia Antica, vicino alla catacombe di San Tarcisio, il mio ruolo sarà quello di una persona con esperienza, punto di riferimento nella vita religiosa per circa 25 allievi, non solo italiani. I giovani frequenteranno due anni all’Università salesiana a Monte Sacro e poi ancora due anni di tirocinio pratico, tutto questo per scoprire la genuinità della loro vocazione. Niente si improvvisa. Avrò inoltre l’incarico economico-amministrativo si seguire i ragazzi nelle loro necessità contingenti.
Grazie don Felice per la sua disponibilità e auguri per la nuova attività!