Gli Scout sono anche nautici

Per chi non lo sapesse la storia del Centro Nautico Rosignano è storia iniziata nel 1994 grazie agli scout del Rosignano 1. Il gruppo aveva bisogno di un piccolo pezzo di terra che non riuscivano a trovare ed inaspettatamente gli furono offerte due barche un po’ vecchiotte, ma ancora in grado di navigare.

Al gruppo venne l’idea di andare per mare con i ragazzi del reparto e anche con i più grandi, per vivere l’avventura e per sviluppare competenze ed abilità legate al mare” e proprio così possiamo dire che nasce la lunga storia del Centro Nautico Rosignano.
In questi trent’anni ci sono state molte attività caratterizzate da scuffie, navigazioni tranquille e più avventurose, rotture di timoni e di vele da rappezzare, trasferte per il San Giorgio regionale, tutto condito con la voglia di “sorridere e cantare anche nelle difficoltà” per dare “un calcio all’impossibile”.

Nel 2009, l’allora Responsabile Regionale Matteo Spanò, ci chiese di costituire la Pattuglia Nautica Regionale per portare il metodo scout nell’ambiente acqua, senza costruire però un circolo elitario ma per  declinare gli strumenti del metodo scout in ambiente acqua, perché il metodo scout è lo stesso, sia nel bosco che in riva al mare o su un fiume.

Il CNR (Centro Nautico Rosignano) ogni anno accoglie circa 500 ragazzi di ogni fascia di età provenienti dalla Toscana, da fuori regione e nel 2024 anche una rappresentanza proveniente dalla Svizzera.

I Capi scout ed i sostenitori esterni curano eventi associativi quali i campi di 4 giorni denominati  Piccole Orme per Lupetti di 11 anni, i Campi di Specialità e di Competenza per gli esploratori e le guide dai 13 ai 15 anni, Botteghe Artigiane ed eventi per ragazzi e ragazze di 17-20 anni che appartengono alla Comunità R/S ed anche Stage Nautici per Capi, gli adulti che hanno scelto di vivere il metodo scout come educatori, inizialmente rivolti ai capi della Toscana e successivamente estesi a tutto il territorio nazionale.

Durante queste attività gli ambiti che vengono toccati sono molteplici e specifici per l’età dei ragazzi che vivono questi momenti molto importanti nella vita di un ragazzo.

Nello specifico si “tocca con mano” l’ambiente acqua imparando a conoscere, accettare e “fare del proprio meglio” per  superare le proprie difficoltà.

Si vive il “servizio agli altri” inteso con aiuto ad una persona in difficoltà con le tecniche di salvamento apprese, norme di buon comportamento, regole e normative che le autorità di salvaguardia, in primis la Capitaneria di Porto, hanno definito per la sicurezza in mare.

I ragazzi iniziano ad imparare che ci sono dei limiti, che l’Uomo si deve inserire nell’ambiente in modo meno invasivo, si sviluppa la manualità come costruzione di nuovi manufatti, ma anche come riparazione e riciclo di quelli già esistenti per realizzare in modo concreto l’economia circolare e tutelare le risorse che non sono illimitate.

Si prova a trasmettere competenze come il governare una barca a vela ed una canoa non con l’obiettivo di diventare valenti skipper, ma per  aumentare l’autonomia, per affrontare con consapevolezza  la percezione del limite, per scoprire nuove abilità, creare un clima di fiducia e collaborazione che alimentano la dimensione comunitaria, accrescere il rispetto, apprezzare l’ essenzialità.

La proposta educativa del Centro Nautico Rosignano riesce anche a proporre laboratori pratici di vela, canoa e voga i capi ed i sostenitori esterni assicurano laboratori di orientamento, meteorologia, ecologia, biologia marina e non, carteggio, carpenteria per la realizzazione e manutenzione dei carrelli e delle barche.

Tutto questo viene svolto perché il CNR dispone di una propria “flotta” composta di 3 barche a vela, 18 posti in canoa e 6 posti nel Drum a remi che festeggia quest’anno i suoi 30 di associazione AGESCI e cosa più importante, tutte queste attività vengono svolte perché ci sono dei Capi disposti a mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze.