Testimoni di fede
Giada, la serenità che viene dalla fiducia in Dio
Nel ricordo della giovane catechista
Siamo nel tempo di Avvento e domenica 1° dicembre, nella parrocchia della Sacra Famiglia, è stata letta una testimonianza d’amore per Giada. Una lettera scritta dallo zio di Giada, Riccardo Topi, consegnata ai genitori il 4 gennaio 2024, dopo la lettura di quella scritta da Giada ai genitori (di cui abbiamo già parlato in un articolo dello scorso anno).
Ecco il testo: “Carissimi Emanuela e Roberto, grazie per questi auguri natalizi davvero speciali così come lo può essere la decisione di aprire, per condivisione , uno scrigno prezioso quale è questa lettera indirizzata a voi genitori di Giada. Le parole che Giada vi rivolge sono gemme che ci introducono nell’intimità spirituale di Giada nel momento cruciale della sua vita terrena; prima di tutto il Suo porsi in modo eucaristico nei riguardi di Dio e vostro, quali anche voi dono del Padre. Il suo completo abbandono alla Sua Volontà; come non pensare a Gesù nel Getsemani quando dopo aver sudato sangue e pregato perché se possibile le fosse allontanato il calice della Passione, si rimette alla volontà del Padre e va con decisione ad affrontare la Croce? Anche Giada trova nella volontà del Padre, qualunque essa sia, la determinazione per rimuovere unita a Cristo in spirito di ringraziamento e la consolazione che diventa serenità, come l’abbiamo visto nel suo incredibile sorriso. ” Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come bimbo svezzato è l’anima mia. Speri Israele nel Signore ora e sempre “. Salmo 131 ( 130 ) 2-3. È il salmo che don Piergiorgio Paolini recitò davanti a Giada già abbracciata dal Padre. Questa lettera è stata un grande regalo per voi ed adesso, grazie a voi, per tutti noi che l’abbiamo ricevuta. Dobbiamo tenerlo a mente. Contraccambiamo con lo stesso augurio che facciamo a noi stessi: che le parole di Giada ci siano di insegnamento e di aiuto”. Riccardo Topi (Letta il 1° dicembre 2024 : 1a domenica di avvento).
Certamente questa è una lettera che esprime l’amore: un amore che nasce nel cuore e nel sorriso di Giada e che riflette l’amore di Dio Padre per tutte le Sue creature. Questo amore è provato da Giada verso i suoi genitori, a tal punto da scrivere lei stessa una lettera sentimentale e spirituale per loro e che proprio Emanuela e Roberto decisero di leggerla a tutta la comunità e alle persone che sono vicine alla figlia. Un amore che si propaga e arriva anche allo zio di Giada, accendendo in lui il desiderio di dire umilmente “grazie” alla sua famiglia, che avrebbe potuto tenersi per sé questo “dono”, inteso in tutti i sensi, e che invece lo ha voluto condividere con gli altri. Amore, dono, carità, che rasserenano l’anima di chi ha voluto bene a Giada e ancora la sente vicina, prega con lei, supera le sofferenze, la ama, amando Gesù Cristo. Le parole di Giada vengono definite da suo zio “gemme”, che insegnano e aiutano. Insegnano ad amare il prossimo con tutto il cuore, aiutano a superare ogni dolore e a rafforzare la fede. Il 4 dicembre, alla messa per Giada, è stata letta un’altra testimonianza. Ricordiamo che per portare un fiore al sepolcro di Giada basta recarsi al camposanto di Santa Giulia a Livorno.
Nella foto: dipinto per Giada di Guido Pescioli, custode dell’Istituto Tecnico Industriale.