Testimoni di fede
Giada, che cambia il cuore delle persone
La Messa in ricordo ogni 4 del mese alla parrocchia della Sacra Famiglia
Nel mese di ottobre, è stata letta una testimonianza di Giada Menicagli nella parrocchia della Sacra Famiglia. È una lettera intima di una signora che si chiama Tatiana, della parrocchia di Santa Rosa, alla mamma di Giada, Manuela, inviata il 19 marzo 2024, giorno di san Giuseppe e anche ricorrenza del compleanno di Giada. Questo è il testo:
Livorno 19 marzo 2024 A Manuela (s .p. m.)
Cara Manuela, è molto tempo che sentivo il desiderio di scriverti, ma non trovavo mai il tempo e le parole! Mi dicevo ” oggi lo faccio, devo … ” Poi non riuscivo, perché? Eppure, sentivo nel cuore e nella mente il bisogno di farlo… Che cosa me lo impediva, cosa “mancava” ancora in me per poter mettere sulla carta quello che provavo? Pensavo: ” forse sono troppo piccola” e “immeritevole” di poter parlare di una creatura così “grande” e “degna” come appare Giada nelle testimonianze contenute in “Schegge di vita”. Io, Giada, non l’ho conosciuta quando apparteneva ancora a questo mondo, ma attraverso la lettura del libro che Riccardo mi donò quando iniziamo a collaborare nella Caritas parrocchiale di Santa Rosa, ne sono rimasta colpita e affascinata per l’immensa testimonianza di fede che lei ci ha elargito e che trasuda da ogni pagina. Tuttavia, carissima Manuela, non ti scrivo per ribadire le virtù della tua amata e certamente, non perduta figlia bensì per raccontarti quello che CREDO Lei abbia voluto donarmi! Da anni vivo ( o forse sarebbe più giusto dire, visto gli accadimenti, vivevo ) una situazione familiare piuttosto difficile, resa ancora più problematica dalla morte, avvenuta nel novembre del 2016, di mio marito nonché padre dei miei figli Claudia e Giuliano. Proprio le vicissitudini esistenziali ( professionale e sentimentali ) di quest’ultimo, hanno fatto sì che, tra le altre avversità, non avessi più rapporti con sua figlia: la mia adorata nipote della quale mi sono presa cura fin dalla nascita. Soffrivo molto quella mattina di luglio *( oppure era agosto? ), quando partecipai all’esposizione del quadro di Giada, durante la messa domenicale, nella chiesa della Sacra Famiglia a Shangai! Non riuscivo nemmeno a concentrarmi sulla celebrazione per il pensiero assillante di quella lontana e indifesa tredicenne: era da sola, visto che la madre per lavoro è impegnata proprio la domenica? Cosa faceva, chi frequentava in quel momento? Alla fine della Messa, ancora triste e preoccupata, mi avvicinai al quadro, era bella Giada in quell’immagine, sembrava serena, forse un po’ distaccata dall’ambiente circostante ( e dalle cose terrene? …), il volto luminoso, splendente come è descritto mirabilmente nella pagina 47 del libro! La guardavo, incapace di staccare lo sguardo pensai: ” sembra un angelo” … poi mi ricordai di un altro scritto , la “LETTERA DAL PARADISO” dove, parlando della sua missione nel mondo e in cielo, afferma: ” … il mio spirito è sempre lo stesso così come la mia esistenza devota e nata come messaggera di fede e di angelo per vegliare sulla vita di chi mi ricorderà per sempre …”, e allora, all’improvviso, quasi inconsapevolmente, pervasa dalla sensazione di essere in comunicazione con quel bel volto, feci a Lei una richiesta: “Giada, vuoi essere L’Angelo Custode di Chiara? “. Infine, presi un’immaginetta del quadro che era sulla mensola. la baciai, la portai a casa. Arrivata a casa la infilai nella cornice interna della porta d’ingresso dove ancora si trova ( e con la quale dialogo ogni giorno ). Non passò neanche un mese che mi chiamò mio figlio e mi disse, molto meravigliato ed incredulo, che era stato a trovare, nel posto di lavoro, la madre di Chiara per aggiungere all’assegno mensile di mantenimento il contributo per i libri del nuovo anno scolastico, l’atteggiamento di lei gli era apparso inaspettatamente disteso ( e non per i soldi che non erano mai mancati ), questa volta era stata disponibile al dialogo e favorevole a riallacciare i rapporti! Chiara stessa, quando poi l’abbiamo entrambi incontrata, in occasioni diverse, sembrava trasformata in un’altra persona: non era più rancorosa, né sfuggente, bensì, allegra e solare. A Natale è venuta a Livorno ( abita a Firenze ) , è stato per me un Natale bellissimo con tutti i miei più cari afferri vicini! Ultimamente ha ricominciato a “chattare” con me e parliamo di piccole grandi cose come solo nonna e nipote sanno fare! Ora vado a trovarla spesso. Nell’occasione pranziamo insieme al ristorante e facciamo shopping di “cianfrusaglie”!
Grazie Giada, so che hai accolto la mia richiesta e che le sarai sempre vicina per proteggerla dalle insidie del mondo e dagli errori di adulti inconsapevoli delle conseguenze delle loro scelte egoistiche bella vita dei figli!
Buon 50esimo Compleanno a te che festeggerai con i Santi in Paradiso! Tatiana
* In riferimento alla lettera: Era domenica 23 luglio 2023, pagina 91 LETTERA DAL PARADISO.
Questa lettera è recente, la signora Tatiana ha conosciuto Giada attraverso il libro “Schegge di vita” e andando ad una celebrazione della messa di suffragio per Giada. Ed è stata travolta: smarrita nei pensieri e nei problemi familiari, alla vista del quadro di Giada avverte un cambiamento, una grande emozione e fede le vengono trasmessi, a tal punto che si rivolge a Giada, cercando un aiuto. La signora Tatiana riesce a cogliere il senso del Sacro che era, ed è, tipico di Giada. Ricordiamo che quando Giada era ricoverata in ospedale e pregava per gli ammalati, che erano con lei, riuscì a colpire le persone che aveva attorno e che si occupavano della sua salute. Il Dottor Sirio Malfatti disse: “Lascia trasparire il Senso del Sacro”.
Una malata: “Così , non avevo mai pregato prima di ora”. Un’infermiera: ” Mamma mia che fede, prega per me “. Un’altra ammalata : ” Non ero ma stata così bene”. Giada cambia le persone che incontra, Giada aiuta al cambiamento e alla trasformazione e tanti si chiedono il perché e non capiscono. È molto semplice: Giada aveva incontrato Cristo ed era così innamorata di Lui da seguirlo e a cercare di rispettare tutte le opere di misericordia, perché amando Gesù, amava il prossimo e amava sé stessa. Giada ha un tesoro dentro, è come un angelo del Signore che indica la via giusta e le persone iniziano a volere capire come mai si può essere così amando Gesù. È tutta una questione di fede. E la fede è come un seme da coltivare, per arrivare all’amore di Dio. E così chi vive queste esperienze non può fare a meno di testimoniare. La signora Tatiana desidera informare Manuela della presenza di Giada nella famiglia della nipote, perché non si può tacere un cambiamento che non è una coincidenza. La signora Tatiana, attraverso Giada, è riuscita ad accordare il suo cuore all’amore di Dio e affronta la vita in modo positivo e costruttivo, perché ha trovato la pace, mentre prima il suo cuore sanguinava.
Per chi volesse portare un fiore a Giada, le sue spoglie riposano nel camposanto di Santa Giulia. per chi volesse ascoltare le testimonianze di Giada, il giorno 4 di ogni mese viene fatta lettura alla parrocchia della Sacra famiglia.
Nella foto il quadro di Giada che si trova in cappellina della chiesa della Sacra Famiglia.