Germania: nascite in aumento +0,8%

Mentre in tutta Europa il Covid sta facendo sentire il suo peso depressivo sulle nascite, in Germania i lockdown sembrano non aver avuto effetto, se non addirittura uno opposto. L’istituto di statistica tedesco Destatis ha stimato che da gennaio 2020 a febbraio 2021, cioè almeno 9 mesi dopo le prime chiusure di marzo, i parti sono aumentati dello 0,8% rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

L’aumento è lieve, e può rientrare tra le normali oscillazioni statistiche, ma colpisce se la tenuta delle nascite, con piccolo incremento, è paragonato al calo del 10,2% registrato a dicembre in Italia (-3,8% in un anno), o al -7% che si è visto in Francia sempre a dicembre e al -13% di gennaio, o ancora ad altre flessioni a cifra spesso doppia. Il dato tedesco non deve sorprendere, perché la Germania è il Paese che negli ultimi 10 anni più ha investito nelle misure per la natalità. Una lezione di cui tenere conto mentre in Italia si sta lavorando a una riforma dei sostegni alle famiglie, a partire dall’assegno unico e universale.

Nel 2007 il tasso di fecondità totale in Germania era di 1,33 figli per donna, inferiore a quello italiano, oggi è salito a 1,57 dopo aver toccato anche quota 1,6 (l’Italia è a 1,27). Merito di una serie di riforme importanti, che si sono unite a stanziamenti già piuttosto generosi. Anche per questo la Germania è citata spesso come caso da prendere a modello in Italia, perché con un problema demografico simile, anche per anzianità della popolazione, ha saputo invertire una tendenza negativa. Ogni figlio in Germania ha diritto a un assegno di 220 euro al mese, a prescindere dal reddito.

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