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Francesco: sogniamo una Chiesa serva di tutti. Grave peccato sfruttare i più deboli
Serva di tutti, serva degli ultimi. Una Chiesa che accoglie, che è “porta”, aperta a tutti, e che è “porto” di misericordia. Una Chiesa che non esige pagelle di “buona condotta”, in cui Dio è al primo posto e con Lui coloro che Egli predilige: i poveri, i deboli, le vittime delle “atrocità” della guerra, i migranti, la gente che il mondo sfrutta “dietro belle parole e suadenti promesse”
È un peccato grave sfruttare i più deboli, un peccato grave che corrode la fraternità e devasta la società
Chiesa più sinodale e missionaria
Francesco celebra a San Pietro la Messa per la chiusura della XVI Assemblea generale del Sinodo sulla sinodalità che ha visto riunirsi in Vaticano dal 4 ottobre cardinali, vescovi, laici e laiche, religiosi e religiose, esperti e fratelli e sorelle di altre confessioni cristiane. Tutti sono riuniti intorno al Papa nella Basilica vaticana gremita da circa 5 mila fedeli, per celebrare la chiusura di un cammino lungo quattro settimane. In questo tempo, dice Francesco nell’omelia, abbiamo potuto “scoprire la bellezza della fraternità”, “ci siamo ascoltati reciprocamente” e soprattutto, “nella ricca varietà delle nostre storie e delle nostre sensibilità, ci siamo messi in ascolto dello Spirito”.