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Francesco: «La guerra è una pazzia» pagata con il sangue degli innocenti
La guerra è una pazzia ». Torna a risuonare forte e chiara la voce di papa Francesco, nel giorno in cui si ricordano i primi sei mesi di conflitto in Ucraina. Lo fa al termine dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI dove c’è anche una delegazione di bambini ucraini che in questi mesi hanno raggiunto il nostro Paese con il progredire delle operazioni belliche nella loro terra. «Rinnovo l’invito a implorare dal Signore la pace per l’amato popolo ucraino che da sei mesi patisce l’orrore della guerra», dice il Papa rivolgendosi ai fedeli e ai pellegrini presenti alla catechesi settimanale. L’ennesimo appello che si aggiunge a quelli che sin dal 24 febbraio scorso il Pontefice sta lanciando alle parti in causa e al mondo.Una guerra su cui ora si staglia anche «il rischio di un disastro nucleare a Zaporizhzhia», la centrale – caduta in mano russa – che è sulla linea del fuoco. «Un rischio nucleare da scongiurare», dice il Papa. Ma Francesco coglie anche l’occasione per richiamare l’attenzione di tutti anche per gli altri conflitti che fanno parte di quella «terza guerra mondiale fatta a pezzi» di cui proprio il Papa parla sin dall’inizio del suo pontificato. «Pensiamo ad altri Paesi che sono in guerra da tempo – ri-«Lcorda –: più di 10 anni la Siria, pensiamo la guerra nello Yemen, dove tanti bambini patiscono la fame, pensiamo ai Rohingya che girano il mondo per l’ingiustizia di essere cacciati dalla loro terra». E il pensiero va anche ai bambini ai «tanti morti, poi tanti rifugiati – qui in Italia ce ne sono tanti – tanti feriti, tanti bambini ucraini e bambini russi che sono diventati orfani e l’orfanità non ha nazionalità, hanno perso il papà o la mamma, siano russi siano ucraini». Insomma un’immane crudeltà il cui prezzo è pagato da «tanti innocenti». Pagano «la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia e nessuno in guerra può dire: “No, io non sono pazzo”».Il Papa ricorda poi il recente attentato nel quale è morta Darya Dugina, figlia del filosofo Aleksandr Dugin, consigliere del presidente russo Putin. «Penso a quella povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca – ha detto il Pontefice –. Gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti! Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro: la guerra è una pazzia». Una «pazzia», però, dal doppio volto, visto che, ricorda il Papa, vi sono anche «coloro che guadagnano con la guerra e con il commercio delle armi sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità». Parole dure che il Papa ha ribadito in più occasioni nel suo pontificato, intensificandole in questi ultimi mesi. Francesco ha concluso l’appello ricordando che proprio ieri erano «sei mesi dall’inizio della guerra. Pensiamo all’Ucraina e alla Russia, ambedue i Paesi ho consacrato all’Immacolato Cuore di Maria, che Lei, come Madre, volga lo sguardo su questi due Paesi amati: veda l’Ucraina, veda la Russia e ci porti la pace! Abbiamo bisogno di pace».Intanto sembra ancora una volta allontanarsi l’incontro tra il Papa e il patriarca di Mosca, Kirill. Il capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato di Mosca, il metropolita Antonij, ha annunciato che Kirill non andrà a settembre in Kazakistan per il VII Congresso dei leader delle religioni dove invece sarà presente papa Francesco e dove avrebbe potuto tenersi il colloquio fra i due.leggi anche https://www.avvenire.it/mondo/pagine/kiev-convoca-il-nunzio-apostolico-dopo-le-parole-di-papa-francesco