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Fine vita: la proposta di legge regionale metta al centro la persona
Il documento redatto dai vescovi toscani
I Vescovi Toscani, riuniti a Livorno per il nostro consueto incontro, riteniamo opportuno contribuire con qualche nota al dibattito sulla proposta di legge regionale riguardante il cosiddetto “suicidio assistito” che presto verrà discussa in aula.
Siamo consapevoli che questa proposta di legge assume per molti un valore simbolico, nel senso che si chiede alla Regione Toscana di “forzare” la lentezza delle istituzioni politiche nazionali chiamate a dare riferimenti legislativi al tema cruciale del fine vita.
Vorremmo in primo luogo invitare i consiglieri regionali e i dirigenti dei loro partiti a non fare di questo tema una questione di “schieramento”, ma renderla un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana. Può essere un riferimento utile il documento “Dignitas infinita” pubblicato recentemente dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, che esprime la visione della Chiesa, offrendo un contributo attuale e significativo su questi temi.
L’altro elemento che può aiutare a fare una scelta legislativa è proprio la storia della nostra Regione, primo stato al mondo in cui fu abolita la pena di morte. Nella cura delle persone in condizione di fragilità la Toscana è stata esempio per tutti: la nascita dei primi ospedali, dei primi orfanatrofi, delle associazioni dedicate alla cura dei malati e dei moribondi, come le Misericordie, e poi tutto il movimento del volontariato, sono un’eredità che continua viva.
Ci sembra che in questo momento, più che alla redazione di “leggi simbolo”, i legislatori debbano dare la precedenza a un rinnovato impegno riguardo alle cure palliative, alla valorizzazione di ogni sforzo di accompagnamento e sostegno alla fragilità.
Infine, sul grande tema del “fine vita”, ci sembra necessario ribadire la necessità di un nuovo quadro legislativo e siamo disponibili al dialogo e all’approfondimento, pronti ad ascoltare e a dare l’apporto della comunità cristiana, nella passione per ogni persona umana che impariamo da Gesù Cristo e che è offerta a tutti come contributo libero per la costruzione della nostra società.
I Vescovi della Toscana