Festa della Ss.Trinità

La celebrazione liturgica della Santissima Trinità è stata vissuta nella Chiesa di San Ferdinando con molta solennità. Questo perché l’Ordine religioso ha il suo fondamento spirituale  che trae vigore dal mistero della Trinità e della Redenzione al servizio dei prigionieri e dei poveri, e nella  lunga storia è stata segnata da molti esempi di santità. Tra i membri dell’Ordine ci sono stati  coraggiosi testimoni di Cristo, alcuni dei quali hanno confermato la loro fedeltà al Vangelo col martirio.

Memorabili sono le parole di Giovanni Paolo II nel 2001 quando al Capitolo dei Padri trinitari si rivolse con queste espressioni: “ E’ una spiritualità, la vostra, che vi pone nel cuore del messaggio cristiano: l’amore di Dio Padre che abbraccia ogni uomo mediante la Redenzione di Cristo, nel dono permanente dello Spirito Santo……..In un’epoca segnata da una preoccupante “cultura del vuoto” e da esistenze “senza senso”, voi siete chiamati ad annunciare senza compromessi il Dio Trinitario, il Dio che ascolta il grido degli oppressi e degli afflitti. Al centro e alla radice del vostro impegno apostolico ci sia sempre la Santissima Trinità. La comunione trinitaria sia per tutti e per ciascuno fonte, modello e fine di ogni azione pastorale”.

Questo spirito i padri Trinitari di Livorno cercano di attuarlo con passione e dedizione fin dal 1650 quando furono chiamati dal Granduca di Toscana per sostenere i prigionieri caduti schiavi per la loro fede cristiana e per liberarli anche a costo del proprio martirio.

Il vescovo monsignor Simone Giusti che ha presieduto la concelebrazione, ha ricordato come nel mistero della Santissima Trinità Dio è Padre per gli ebrei, Figlio per tutti noi e Spirito Santo come spirito d’Amore.  L’amore è parte integrante della Santissima Trinità ed è quello che lega per sempre i legami e rende duraturo nel tempo e senza limiti il vincolo matrimoniale, l’affetto per i propri figli, fra i coniugi e verso tutti i nostri cari anche se non sono più fra noi. L’amore, proprio perché è lo Spirito Santo, resta nel tempo anche oltre la vita terrena. Giusti ha ribadito che  quando c’é poco amore nelle famiglie, vuol dire che non c’é Dio, perché manca la preghiera che è l’ unico vaccino contro l’egoismo, l’egocentrismo, la cattiveria, il personalismo: quando si indebolisce la presenza dello Spirito Santo che alimenta l’amore, tutti i rapporti affettivi s’interrompono.

Durante la cerimonia è stato introdotto nella comunità parrocchiale Alessandro Franco, un bambino che ha ricevuto il Battesimo ed era attorniato dalla gioia oltre che dei familiari di tutta la comunità.

Un altro momento significativo è stato il rinnovo delle Promesse dei padri trinitari Emilio Kolaczyk e Theodorus Ike Leton, delle suore trinitarie e dei laici del terz’ordine che condividono il carisma.

Al termine della cerimonia, tutta l’assemblea si è recata nel cortile del convento dove è stato recitato l’Angelus ed è stata benedetta una barca dove  è stata posta la statua della Madonna del Buon Rimedio, compatrona dell’Ordine Trinitario, a simboleggiare i viaggi per mare dei padri Trinitari. I “veneziani” livornesi sono molto devoti a lei e l’antifona che spesso viene recitata ne esprime la preziosità della sua presenza nel quartiere

Madre del Buon Rimedio, a tutti noi che ti invochiamo con fiducia apri il tuo Cuore, perché tutti possiamo attingere alla pienezza del tuo amore e della tua misericordia. Per la tua potente intercessione possa lo schiavo ottenere la liberazione, il malato la salute, l’afflitto la consolazione, il peccatore il perdono, il giusto la grazia. La Trinità ti ha ricolmata di grazie, o Vergine Santissima, e noi da Te imploriamo rimedio e protezione! Amen.