Festa della Donna a San Ferdinando

La parrocchia di San Ferdinando della Venezia ha avuto una presenza femminile degna della festa che ogni anno viene celebrata per l’8 marzo. I padri Trinitari, Emilio e Teodoro infatti durante la celebrazione  hanno ringraziato le “veneziane” e le loro amiche  per una presenza nel territorio che sempre si contraddistingue  per lo spirito di coraggio, collaborazione, tenacia e costanza.

Durante l’omelia padre Emilio ha voluto ricordare una grande figura di donna terziaria dell’Ordine Trinitario che ancora oggi è assai attuale. Si tratta di Elisabetta Canori Mora, beata della Famiglia nata a Roma nel 1774 da una nobile  e ricca famiglia. Sposata a 22 anni con Cristoforo Mora, il quale la tradisce poco dopo le nozze con una donna di bassa condizione riducendo la famiglia all’indigenza, Elisabetta rimane forte e salda nella fede, radicata nel servizio per i più deboli, gli emarginati, anche dopo la nascita delle due figlie Lucina e Marianna.

In questa storia, c’è però altra storia che si innesta. Quella della conversione del marito, Cristoforo. “Ridete, ridete, voi direte la messa e vi confesserete”, un giorno la Canori Mora dirà al marito che la derideva per la sua vicinanza alla Chiesa. Profezia che si avvera. dopo la sua morte, avvenuta a Roma il 5 febbraio 1825. Da questo preciso istante inizia il processo di conversione di Cristoforo, che, si scoprirà in seguito, pochi mesi prima si è visto morire tra le braccia anche l’amante. Da impenitente dongiovanni trasformato nel più irreprensibile vedovo, cerca, nel pianto e nella preghiera, il perdono per il suo passato: è un percorso che inizia con l’innamorarsi per la seconda volta di Elisabetta. Dirà di lei ai suoi figli: “una simile madre non si trova al mondo, e io sono indegno di esserle stato consorte”. Diventa prima frate e poi sacerdote nel 1834: si avvera, così, la “profezia” della moglie. Morirà l’8 settembre di undici anni dopo con fama di santo. La nostra Elisabetta verrà beatificata da Giovanni Paolo II, il 24 aprile 1994 (anno della Famiglia), e chi scrive ha preso parte nella gremita Piazza San Pietro, alla presenza della Famiglia Trinitaria venuta da molte parti del mondo a festeggiarla.

All’omelia della beatificazione pronunciò queste parole: “Elisabetta Canori Mora, da parte sua, in mezzo a non poche difficoltà coniugali dimostrò una totale fedeltà all’impegno assunto con il sacramento del matrimonio e alle responsabilità da esso derivanti. Costante nella preghiera e nell’eroica dedizione alla famiglia, seppe educare cristianamente le figlie ed ottenne la conversione del marito”.

Dopo la Messa a tutte le donne padre Emilio e Teodoro hanno regalato una piantina grassa simbolo di  coraggio, forza, resistenza e resilienza.