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Eternità, antivirus della malattia psichica
Un giorno, in psicologia di consultazione, venne un paziente affetto da meteopatia e mi disse che nei mesi di novembre e febbraio provava un profondo senso di depressione. Tale depressione, però si manifestava in modo differente. Mentre nel mese di novembre la sua depressione era intollerabile, nel mese di febbraio diventava più sopportabile.
Mi chiese il perché di questa differenza. Cercai di comprendere meglio il suo stato d’animo, i suoi sentimenti, desideri, pensieri e comportamenti. Giunsi alla conclusione che definirei “speranzosa”: nel mese di febbraio il paziente si sentiva carico di speranza per la primavera ormai imminente, in novembre, al contrario si percepiva come congelato dal lungo e rigido inverno, inoltre lo deprimeva la denominazione di novembre come mese dei morti.
Questo caso psicologico può sembrare strano, in realtà sono tanti a soffrire di questo disagio psichico, lo registra la grande e lunga fila di pazienti nelle cliniche di psicologi e psichiatri. Personalmente ritengo che novembre debba considerarsi il mese della verità, appunto perché ci ricorda il vero fine dell’uomo: non la morte ma l’eternità. Dio, ci insegna la sacra Scrittura, ci ha creati “a sua immagine e somiglianza” vale a dire eterni. La morte invece, come afferma il libro della Sapienza, è entrata nel mondo a causa del peccato, per questo non della prima morte dobbiamo aver paura, ribatte l’Apocalisse, ma della seconda morte: quella eterna.
Comunque la morte spaventa tutti, a differenza della vita che si condivide insieme e ci rende solidali gli uni con gli altri, probabilmente perché la si sperimenta psicologicamente da soli. Nella fede tuttavia, la morte è un passaggio dal tempo all’eterno, dal finito all’infinito, dall’illusorio al vero. Sia spiritualmente che psicologicamente, la morte rivela alla persona umana il motivo della sua esistenza, il vero fine per cui è stata creata.
Tale fine, se dimenticato o mancato, può dare origine alla malattia psichica con la conseguente manifestazione e ricerca del falso fine. La malattia psichica, in tal senso si esprime con varie forme di disagio psicologico-spirituale: depressione, angoscia, stati di ansia e fobia. Questo disagio psichico in realtà è un sintomo che manifesta il fallimento del vero fine e l’attaccamento al falso fine nella propria vita. Il mese di novembre, pur conservando il clima cupo, non è il mese dei morti ma il mese dei vivi a cui è offerto l’antivirus della malattia psichica: l’eternità. A questo punto riscopriamo la bellezza della vita che Gesù è venuto a donarci in abbondanza.
padre Maurizio De Sanctis