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Essere capaci di saper attendere
di Luca LischiE poi la virtù della temperanza. Essere temperanti ovvero capaci di saper attendere, non frettolosi, pazienti e longamini. Sempre in attesa dei tempi altrui. I miei tempi non sono i tuoi tempi! Mai senza fiducia, sempre aperti alla speranza. Al bene che semina bene. Verranno tempi in cui il leone dimorera’ con l’agnello! In cui le strade tortuose saranno spianate. Seminare il bene per poi raccoglierne i frutti. La temperanza che sa aspettare senza limiti. Che sa pazientare perché ci saranno cieli nuovi e terra nuova, la bontà e la grazia saranno le compagne del cammino.
Questi sono tempi della velocità, della corsa, del tutto e subito, del “cogli l’attimo”. We must go on! Dobbiamo correre per stare al passo. Così ci viene suggerito di continuo. Ma occorre frenare questa corsa su una lastra di ghiaccio sottile. Dobbiamo riappropriarci della virtù della temperanza, che pone freni, che mette degli stop utili a quello che viene proposto in assenza di meditazione e di riflessione. Avere dei limiti fa bene per vivere con sobrietà e rispetto. Non esagerare con le cose ma essere capaci di saper ben utilizzare le cose. Riappropriarsi di un giusto rapporto con le cose e non fare delle cose degli idoli. La vacanza sia una temperanza di distacco dalle cose che ci porti a rivalorizzare ogni cosa. Dal sapore di una fetta di pane, ad un mirtillo, ad una stretta di mano, ad un sorriso offerto e raccolto, al silenzio di una natura che parla, al sole al tramonto che lascia lentamente l’orizzonte per donarsi ad un nuovo giorno. Che sia una buona vacanza!