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Due temi di sviluppo: “Il Lotto zero” e “Il corridoio tirrenico”
A cura del circolo “Il Centro” e dell’Associazione “Rinascita per Livorno”, si è tenuto all’auditorium di Villa Henderson un incontro economico-culturale su due temi: “Il Lotto zero” e “Tra sogno e realtà: dalla Darsena Europa al Corridoio tirrenico”. La ragione dell’iniziativa -ha detto il coordinatore dell’incontro Fabio Del Nista de “il Centro”- è che di questi due problemi se ne sono interessati in tanti ma con scarsi risultati, per questo ci sentiamo scoraggiati!. La Darsena Europa, malgrado alcune perplessità, sta finalmente mettendo le gambe. Il Lotto zero, che ancora non parte, oltre a costituire una messa in sicurezza per il traffico stradale può dare impulso alla valorizzazione ambientale e turistica del nostro territorio.
L’Ing. Pietro Marini, affrontando il tema del Lotto zero ha ricordato che “Gli stati generale delle infrastrutture”, recentemente tenutesi alla Camera di Commercio, non hanno preso in considerazione il problema, anche se l’Assessore al Comune, Gianfranco Simoncini, ne aveva spiegato la necessità senza però proporne delle iniziative concrete. Il piano del “Next Generation Livorno”, presentato dal Comune, definisce il Lotto zero come una “infrastruttura strategica”, presentata con l’importo di 490 milioni di euro, cifra valida nel 2005, ma che, aggiornata ad oggi, prevede un importo molto maggiore. Marini ha poi fatto la cronaca della mancata realizzazione del Lotto zero definendola come “una paradossale vicenda”, un progetto che compie 32 anni!!. Eppure il Sindaco e il Presidente della Provincia nel 2006 trasmisero alla Direzione generale dell’ANAS la progettazione definitiva di impatto ambientale, che conteneva la riqualificazione urbanistica e paesaggistica di Calafuria e Romito, con la vecchia Aurelia trasformata in “Strada-Parco”, in seguito era stata messa tra le “opere connesse” della Livorno-Civitavecchia, opere che non furono mai finanziate!. Ora c’è la necessità di “riattivarne l’attenzione” intervenendo “sull’accordo di programma” tra Regione, Anas e Ministero, privilegiando una prima fase dei lavori per la costruzione di una sola canna delle gallerie, sulla quale obbligare il traffico pesante.. Bisogna battersi dunque -ha concluso Marini- per un “Patto regionale per lo sviluppo della costa toscana” superando “l’attendismo” della Regione.
Ha preso poi la parola l’On. Adrea Romano, che ironizzando e riferendosi al Lotto zero, ha detto: “Si ha l’idea che a Livorno si debba sempre ripartire da zero! Il tema delle infrastrutture -ha più volte ribadito- è essenziale per il nostro territorio. E’ sciocco dire, come è stato detto in passato, che la città è bella per il suo “isolamento” e che non c’è bisogno del Porto! Bisogna invece dare risposta ai processi di de-industrializzazione, difendere gli insediamenti produttivi che abbiamo e rendere il nostro territorio più appetibile. Il “corridoio tirrenico” è indispensabile perché non c’è una autostrada che raccordi il Nord al Sud, quindi è necessaria una Aurelia adeguata e meno pericolosa. Il rischio dell’isolamento riguarda anche il Porto, infatti i collegamenti ferroviari sono inesistenti, perché è bello avere una banchina attiva, ma bisogna anche agevolare il defluire delle merci. Quindi è necessario superare i rischi dell’isolamento partendo dalle infrastrutture e dalle strade.
Sollecitato da Del Nista, l’On. Romano ha ancora evidenziato che “non possiamo fare a meno delle condizioni produttive del nostro territorio” perché se non lo facciamo i nostri territori “si impoveriscono” e i problemi sarebbero maggiori. Non possiamo e non dobbiamo abbandonare le “nostre tradizioni” e le nostre produzioni e anche l’ENI deve svilupparsi con una transizione ecologica compatibile con la situazione ambientale.
Sono stati molti gli interventi costruttivi che hanno però messo in rilievo la scarsa rappresentatività politica della città negli ultimi anni.