Domenica 24 Maggio 2020

Il mestiere del giornalista oggi è più che mai difficile e denso di responsabilità ma se fatto bene può essere veicolo di bene. Raccontare la vita significa dare importanza alla storia di tanti, vuol dire fissare momenti nella memoria e per un giornalista cristiano, tradurre nella narrazione del quotidiano gli insegnamenti evangelici. Luca Collodi, giornalista livornese, direttore di Radio Vaticana Italia ha realizzato un servizio in occasione di questa giornata dedicato proprio all’importanza di questa narrazione. Tra gli intervistati anche Antonello Riccelli, anche lui giornalista livornese, volto noto di Granducato Tv.

Ecco il servizio con il podcast da ascoltare

“Desidero dedicare il Messaggio di quest’anno al tema della narrazione, perché credo che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme. Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri. Così il Papa in un passaggio del messaggio per la 54.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali che la Chiesa celebra domenica 24 maggio 2020 sul tema “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10, 2) La vita si fa storia”. La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali fu istituita nel 1967 da Paolo VI come riflessione sull’impiego dei nuovi media in ambito ecclesiale e sociale.