Dieci mesi di guerra, la situazione umanitaria in Palestina

L’attenzione del mondo intero in questo momento è principalmente rivolta all’Iran e ad un possibile allargamento del conflitto nella regione mediorientale. Tuttavia, dagli attacchi del 7 ottobre, nella Striscia di Gaza, sono morte quasi 40mila persone, un numero che rischia di aumentare drammaticamente se non verrà raggiunto presto un accordo per il cessate il fuoco. Attualmente i negoziati di pace sono in stallo. L’uccisione, la scorsa settimana, del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, non ha giovato all’azione diplomatica, che avrebbe dovuto portare a casa gli ostaggi israeliani e favorire una tregua. Giunge, intanto la notizia che Hamas ha nominato il nuovo leader politico del gruppo. Muhammad Ismail Darwish è il successore di Haniyeh e guiderà Hamas, fino a quando non ci saranno nuove elezioni.“I morti aumentano di giorno in giorno in Palestina ed in Cisgiordania, palestinesi e soldati israeliani continuano a perdere la vita”, commenta Danilo Feliciangeli, responsabile di Caritas Italiana per il Medio Oriente.

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