«Decisivo sostenere la paritaria: la crisi economica la sta distruggendo»

L'appello del cardinale Zuppi, presidente della Cei

«La crisi economica è talmente acuta da compromettere l’esistenza stessa delle scuole paritarie». È andato diritto al punto, il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, intervenuto venerdì alla tre giorni promossa da Usmi e Cism sul tema “È ancora possibile un pluralismo educativo?” in corso a Roma. La situazione è talmente grave, ha sottolineato il porporato, che un intervento a sostegno della scuola paritaria è «non auspicabile», ma «proprio decisivo». «Non chiediamo alcun privilegio ma il giusto riconoscimento del lavoro della scuola cattolica, nata per i poveri e che punta all’integrazione e a svolgere la funzione importantissima di ascensore sociale», ha sottolineato Zuppi. Richiamando, ancora una volta, l’importanza di «stringere alleanze per far fronte all’emergenza educativa che richiede il contributo di tutti».

Aprendo i lavori della seconda giornata dell’incontro «per la famiglia, la scuola, il Paese», il presidente della Conferenza italiana superiori maggiori (Cism), padre Luigi Gaetani, ha messo in guardia rispetto a «gruppi neoliberisti» che, «in alcune aree del Paese», stanno «creando spezzoni di scuola privata all’interno delle scuole statali», avendo come primo interesse «esclusivamente il potere e non l’istruzione». Un pluralismo educativo è allora possibile, ha ricordato padre Gaetani, soltanto «se difendiamo la scuola democratica che corrisponde alla Costituzione». Una scuola, cioè, non «delle élite ma del popolo». Come sono, appunto, le scuole pubbliche paritarie, nate alcune più di un secolo fa, proprio per rispondere alla domanda di educazione delle famiglie meno abbienti.

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